La commovente storia del cane Rocky, che vecchio e stanco ha aspettato di vedere la bimba che stava per nascere prima di morire.
«Cara Hezel, un giorno mamma e papà ti racconteranno tutto del tuo primo cane». Questo l’incipit di una commovente lettera scritta dai volontari di un rifugio in cui il cane aveva vissuto e indirizzata alla bambina neonata figlia dei coniugi che avevano accolto quel cane nei suoi ultimi mesi di vita (nel testo originale: «Dear Hazel: Someday your mom and dad will tell you all about your first dog, Rocky»). La lettera è stata condivisa, insieme ad alcuni scatti fotografici, sulla pagina Facebook del canile, un rifugio del Maryland (negli Stati Uniti) chiamato Anne Arundel County Animal Care & Control o AACAC (@Friends of Anne Arundel County Animal Care & Control, Inc.). Dall’America è arrivata così fino a noi la struggente storia, che stiamo per raccontarvi, dell’anziano cane Rocky.
Dopo una vita in canile, il vecchio Rocky non può morire prima di aver visto la nascita della bimba
Arrivato in canile da cucciolo, Rocky ha trascorso lì l’intera sua esistenza convincendosi dopo diciassette anni che non avrebbe ormai più trovato una famiglia. Tutto però è cambiato in una fredda mattina di inverno, in una di quelle particolari giornate che precedono le festività natalizie e che si sedimentano nei ricordi di chi si trova a viverle. Al rifugio AACAC è infatti arrivata una giovane coppia, Beth e Michael Clark, residenti a Fort Meade nello stato del Maryland. Da poco sposati, i coniugi si sono recati al canile solo per fare una donazione ma hanno finito per innamorarsi dell’anziano Rocky, decidendo di adottarlo. Beth e Michael erano stati informati dai volontari del canile che il cane da loro scelto aveva diciassette anni, aveva da sempre vissuto in gabbia, soffriva molto e la sua morte sarebbe potuta avvenire nel giro di pochi mesi.
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Arrivato a casa Clark, Rocky si è reso conto di aver trovato finalmente una famiglia che lo amasse. Cucce comode, letti, divani e leccornie di ogni genere hanno permesso all’anziano cane di riprendersi. Nonostante soffrisse per diversi disturbi dovuti all’età avanzata, il cagnolino appariva felicissimo e pieno di vita in ogni momento della giornata. Trascorsi alcuni mesi, la famiglia è stata allietata dalla notizia di un bambino in arrivo. Mano a mano che le settimane passavano, Rocky si mostrava sempre più affettuoso e protettivo nei confronti di Beth. Allo stesso tempo, però, le condizioni di salute del cane iniziarono a peggiorare: non riusciva più a salire le scale e, per raggiungere la camera da letto e riposare accanto ai suoi padroni, tutte le sere veniva preso in braccio da Michael. Rocky passava tutto il giorno vicino a Beth, dalla quale non si allontanava neanche un attimo, proteggendola con tutto il suo amore.
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Quando Beth era all’ottavo mese di gravidanza, Rocky si è sentito malissimo. Portato in ospedale, il veterinario ha purtroppo dovuto comunicare ai coniugi Clark che il loro cane sarebbe morto nel giro di pochi giorni. Rocky, ancora una volta, ha sorpreso tutti.
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Ancora oggi Beth e Michael sono convinti che a mantenerlo in vita sia stato il desiderio di vedere la nascita della bambina. Un mercoledì mattina presto di aprile la piccola è venuta al mondo; Rocky ha atteso con trepidazione e gioia che arrivasse a casa il giovedì sera. Proprio nella tarda notte di giovedì il cane si è addormentato per sempre ai piedi della culla della neonata. Le parole conclusive della lettera rivolta alla bimba di nome Hezel sono davvero commoventi: «giovedì notte tarda ha lasciato pacificamente il mondo in cui tu sei appena entrata. Prima che accadesse, i tuoi addolorati genitori vi hanno fatto una foto insieme. Un giorno, ti mostreranno quella foto, e ti diranno quanto Rocky sia stato meraviglioso e quanto ti abbia amato, anche se le vostre vite si sono sovrapposte solo per un brevissimo periodo. Addio Rocky da tutti i tuoi tanti amici». La foto riportata è proprio quella scattata dai coniugi poco prima che il cagnolino morisse. Beth e Michael non dimenticheranno mai il loro amato animale; hanno fatto un tatuaggio in suo onore e hanno riempito la stanza della bambina con le sue foto, perché un giorno la piccola sappia che un angelo custode a quattro zampe veglia su di lei. Dopo diciassette anni in un canile e un anno e mezzo in una casa con una famiglia che gli ha donato tanto affetto, Rocky non poteva certo morire senza aver ricevuto come ultimo dono una sorellina umana. (di Elisabetta Guglielmi)