La triste fine carriera prospettata a Varenne “il mito degli ippodromi”
Se nel XX secolo si è assistito al declino dell’ippica, alcuni campioni sono riusciti a rubare il cuore di milioni di persone in tutto il mondo, anche di profani in materia.
Tra questi, il nome di Varenne, risuona ancora nella memoria di tutti. Il trottatore, nato nel 1995, nell’allevamento di Zenzalino a Copparo, in provincia di Ferrara, ha riscritto la storia degli ippodromi. Considerato il trottare di tutti i tempi, ha ottenuto vincite per un totale di oltre 6 milioni di euro, riportando per due anni di seguito il Prix d’Amérique, arrivando ad eguagliare Ribot.
Come tutti i campioni, per Varenne arrivò il momento del ritiro nel 2002, andando a finire come riproduttore nell’allevamento Il Grifone, a Vigone, in provincia di Torino.
Alla veneranda età di 24 anni, Varenne continua a godersi una serena vecchiaia o per così dire. Infatti, il trottare è stato oggetto di un’aspra battaglia legale che ha visto il proprietario napoletano contrapporsi all’associazione che da diversi anni si sta occupando di Varenne.
Il proprietario napoletano è Enzo Giordano della Varenne Futurity e la Varenne Forever srl amministrata da Valter Ferrero, presidente della Anact, l’associazione degli allevatori e che ha gestito l’attività riproduttiva di Varenne.
La seconda sezione del Tribunale civile di Napoli ha stabilito il sequestro giudiziario del cavallo entro il 31 luglio e che di fatto dovrebbe ritornare al proprietario.
Ill cavallo rischia di dover lasciare Vigone per trasferirsi in provincia di Pavia e successivamente a Napoli.
Una decisione che ha sconvolto i cittadini di Vigone e la groomer Annamaria Crespo che da ben 17 anni si sta prendendo amorevolmente cura di Varenne, il cui nome è ormai legato alla cittadina.
“Prima di essere ‘Il campione del mondo’ è prima di tutto un cavallo. Un cavallo dall’animo buono, gentile, abitudinario, sensibile… l’obbiettivo di tutto questo è di arrivare al cuore e far capire che, alla sua età (24 anni), i cambiamenti di ambiente, abitudini e il distacco dalla sua tata Annamaria potrebbero portare delle conseguenze a livello fisico e psicologico al cavallo stesso”, scrive Roberta Tiberio, promotrice della raccolta firme per far restare Varenne, nella sua residenza di Vigone, nel Torinese.
E’ stato predisposto in indirizzo mail, tuttiinsiemepervarenne@gmail.com, dove tutti coloro che sostengono Varenne potranno inviare il proprio commento e pensiero, con tanto di firma.
“Ricordo che, questa iniziativa è finalizzata esclusivamente per il bene del cavallo e non vuole essere in alcun modo una presa di posizione, un’imposizione né tanto meno un espressione di giudizi in merito alla questione legale in corso”. Precisa la Tiberio.
Sul tema è intervenuta anche Samanta Catastini, fondatrice del rifugio equino Nibbio Alato, associazione no profit che si occupa di ospitare cavalli a fine carriera. In una dichiarazione alla Nazione, la Catastini ha sottolineato come “una separazione dopo oltre 17 anni di condivisione quotidiana di affetto e cure significa un grave dolore psicologico per entrambi, ma molto acuto per Il Capitano. E’ come strappare a un nonno gli affetti più cari”.
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C.D.
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