Vagano per le strade nell’indifferenza di tutti: i randagi di Agrigento

Vagano per le strade nell’indifferenza di tutti: i randagi di Agrigento

randagi

Un filmato davvero commovente che documenta una realtà, quella del randagismo ad Agrigento. Il video è stato condiviso a metà marzo sui social da un utente che opera con l’Oipa di Agrigento per denunciare l’indifferenza nei confronti di un tema così importante.

Non basta recarsi in periferia, ma nelle stesse vie centrali del capoluogo si trovano decine di cani erranti che, sul bordo della strada, aspettano una carezza negata, vittime di soprusi, violenze e maltrattamenti di chi li allontana perché infastiditi dalla loro presenza. Cani erranti, senza una meta, abbandonati a loro stessi e che quando cala la notte si radunano nei pressi dei cassonetti della spazzatura per trovare un po’ di cibo e sopravvivere un giorno in più. Esemplari di diverse razze, taglie e colori, accomunati dalla dolcezza e vanno incontro alle persone, scodinzolanti, ancora fiduciosi nell’uomo, nonostante siano stati traditi nei loro affetti.

Una condizione intollerabile, tanto più che questi animali sono esposti a continue minacce come gli avvelenamenti, crudeli uccisioni e al contempo mostrano il volto di una città a vocazione turistica, d’elevato valore storico culturale, che si è trasformato nell’avamposto dei paesi in via di sviluppo.

Cani abbandonati, cucciolate indesiderate, assenza di politiche di contenimento come campagne di sterilizzazione, controllo e monitoraggio con dotazione di microchip. Sono numerose le soluzioni per educare le persone ad essere più responsabili nei riguardi degli animali domestici, creature indifese delle quali è facile sbarazzarsi quando non sono più utili.

Un fenomeno grave molto presente al Sud del paese che richiede maggiore attenzione e misure da parte della autorità come ad esempio il decalogo presentato da Legambiente.

 

Sole ,mare, Templi, Sagra del Mandorlo in fiore…e tanta tanta indifferenza per strada!Benvenuti ad Agrigento!

Pubblicato da Laura Samaritano su Martedì 15 marzo 2016

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