Questa è una storia che non vorremmo mai raccontare, che sottolinea tutto il degrado di una città bella ma a volte terribile come Roma. Siamo nell’area cani di Piazza Vittorio, zona Esquilino, e Ziggy, questo il nome del povero cucciolo, sta giocando come fa abitualmente nell’area a lui riservata. Nel giocherellare in mezzo al fogliame Ziggy si imbatte in una bustina contenente polvere bianca, ignaro di ciò che potrebbe conseguire inizia a mangiarla, e da li a breve il dramma. Ziggy inizia ad essere preda di pesanti convulsioni, e comincia a vomitare “droga, almeno cinquanta grammi” come racconta la sua padrona, ancora visibilmente scossa da quel che è accaduto. Tutti i tentativi fatti per salvare Ziggy si sono rivelati, purtroppo, totalmente inutili. I medici hanno constatato che il cane è morto letteralmente di overdose, in preda alle convulsioni, dopo un’agonia durata alcune ore. La denuncia della padrona di Ziggy, ma anche delle altre persone che abitualmente frequenta la zona dell’area cani, è di una situazione divenuta ormai insostenibile, con la zona preda e padroneggiata dai vari pusher della zona, che mettono a rischio, per i loro sporchi affari, ma vita degli animali e non solo, visto che anche l’area giochi per i bimbi è piena di siringhe, e non dista molto dallo stesso luogo che è costato la vita a Ziggy. “fuori dalla clinica, quando ha capito che per il cane non c’era più nulla da fare, mio figlio ha mimato una pistola con le mani”. “È pesante come gesto per un bambino di sette anni, fa capire a che livello ti portano, e i bambini sono sensibili e fragili”. Queste le poche parole che la proprietaria di Ziggy è riuscita ad esprimere nonostante il grande sconforto.
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