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Usa: verso l’abolizione dei test sugli animali

Riduzioni dei finanziamenti destinati ai test sugli animali

Scimmia in laboratorio

Basta con gli esperimenti condotti sugli animali. Di fronte alla crudeltà e alle atrocità alle quali sono sottoposti gli animali nel settore della ricerca, molti paesi ormai stanno premiando i metodi alternativi. Ma non solo. E’ stato dimostrato come la validità scientifica dei test condotti sugli animali non sia attendibile. Nonostante ciò c’è chi continua a sostenere il contrario e a finanziare il settore e i laboratori che sperimentano sugli animali.

In realtà i ricercatori e gli scienziati che perorano la causa, sostenendo che non si tratta di vivisezione e che vengono rispettate tutte le norme a tutela del benessere dell’animale, hanno vita breve. La tendenza è quella della ricerca che si fonda sui metodi alternativi senza animali.

La stessa Unione Europea con la direttiva 2010/63/UE sulla tutela e l’utilizzo degli animali ai fini scientifici, incoraggia il ricorso a metodi alternativi, alla riduzione dei test sugli animali.

Un passaggio cruciale nella ricerca al quale si stanno confrontando numerosi paesi. Tra questi, anche negli Usa, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense (Epa) ha deciso lunedì di ridurre e poi di abolire la sperimentazione sugli animali.

Secondo quanto comunicato, la decisione è stata firmata dall’amministratore Andrew Wheeler, annunciando che saranno invece stanziati 4,25 milioni di dollari di finanziamenti a cinque università per sviluppare l’uso di metodi alternativi destinati a valutare la sicurezza delle sostanze chimiche, in linea con le indicazioni delle 3R “reduce, refine and replace” dei test su animali vertebrati.

Le cinque università sono la Johns Hopkins University, la Vanderbilt University e il Vanderbilt University Medical Center, l’Oregon State University e l’University of California Riverside.

In base al programma, l’Epa mira a ridurre entro il 2025 del 30% i finanziamenti sugli animali per poi abolirli del tutto entro il 2035.

Immediati commenti delle organizzazioni e associazioni animaliste che si sono complimentate con la decisione dell’Epa.

Anthony Bellotti, presidente di White Coat Waste Project ha definito “il piano più completo e aggressivo della storia degli Stati Uniti per ridurre i test sugli animali”.  Sara Amundson, presidente di Humane Society Legislative Fund “il percorso indicato da Epa pone fine a decenni di dipendenza dai test sugli animali convenzionali come predittori del rischio per l’uomo e per l’ambiente”.

Lo stesso presidente della Lav, Gianluca Felicetti, apprendendo ha commentato la notizia su twitter, ricordando che “l’Epa, notoriamente non un covo di estremisti animalisti, va nella direzione di ridurre ed eliminerà dal 2035 gli esperimenti su animali. I metodi sostitutivi sono efficaci e costano meno”.

Felicetti ha poi colto l’occasione per rivolgere un appello al neoministro della Salute Roberto Speranza e al collega Lorenzo Fioramonti di Istruzione, Università e Ricerca, chiedendo cosa stia facendo l’Italia sul tema.

>> Intervista alla responsabile nazionale Vivisezione della Lav, Michela Kuan

>> Minacciato con un proiettile il professore della sperimentazione sui macachi

C.D.

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