Intraprendono un’escursione di 12 ore per salvare la vita di un cane
Due americani che vivono a Taiwan e si dedicano al salvataggio dei cani, hanno visto un appello su facebook, riguardo ad un cane ferito in montagna.
La fotografia aveva colpito un uomo Seán McCormack in vacanza con il suo amico, Ross Tweedie. La fotografia mostrava un cagnolino, un meticcio di taglia medio piccola, rannicchiato in un bidone di ferro arrugginito. Mc Cormack ha così deciso di chiamare il numero presente sull’appello. Una donna ha risposto alla telefonata, spiegando di aver avvistato il cane, durante un’escursione, nei pressi di una pensione a ridosso del Parco Nazionale di Taroko. L’animale aveva un arto amputato a causa di una trappola e una brutta ferita sull’altro arto anteriore.
Seán si è fatto spiegare dove la donna avesse visto il cane, scoprendo che si trovava piuttosto vicino alla zona di montagna in questione. Controllando su google map, Sean ha creato il percorso con il quale raggiungere l’animale. Dopodiché con il suo amico, si sono preparati all’escursione, durata ben 12 ore, tra l’andata e il ritorno. Inizialemente, Sean pensava di poter raggiungere il luogo in automobile, ma si è dovuto arrendere all’evidenza che per proseguire lungo il sentiero, l’unico modo era di recarsi a piedi.
Sia Sean che il suo amico non avevano mai fatto un’escursione così lunga.
“È un’escursione difficile, non adatta a principianti. Né io e Sean eravamo preparati a qualcosa del genere”, ha dichiarato Tweedie.
I due uomini erano determinati a salvare il cane. Si sono messi in marcia e dopo ben 6 ore di camminata, lungo sentieri scivolosi sono finalmente arrivati alla pensione dove era stato visto il cane.
Cosa significa salvare un cane
L’esemplare, chiamato Sandy non era nel bidone di metallo. I due escursionisti erano avviliti, pensando di essere arrivati troppo tardi. Lo hanno cercato ovunque.
“Non ci siamo detti nulla, ma so che stavamo pensando entrambi, ‘Oh merda”, ha ricordato Sean.
Ad un certo punto, notano in movimento sotto ad una pila di sedie di plastica da dove è spuntato il musino di Sandy. Il cane scodinzolava ai due estranei, come se avesse intuito che erano là per lui.
“Quando l’ho visto, improvvisamente ho sentito una carica di energia. Con Ross ci siamo adoperati a tirarlo fuori dalle sedie, anche se Sandy si lamentava per il dolore”.
La cagnolina era molto dolce. “È venuta verso di me e mi ha messo la testa sulle ginocchia. Sembrava solo che volesse un abbraccio”.
Il cane era in pessime condizioni. Non avrebbe sopravvissuto a lungo in quel luogo. Un arto era già stato amputato, mentre l’altro arto era stato appena tagliato. Sulla zampa, era visibile l’osso e il taglio della trappola.
“C’è un grosso problema a Taiwan con le trappole di animali. La maggior parte dei nostri salvataggi riguardano cani rimasti mutilati da queste trappole”, ha spiegato Sean.
I due escursionisti hanno accuratamente messo Sandy in uno zaino e sono ripartiti verso la cittadina locale per portare quanto prima il cane da un veterinario.
Durante il viaggio di ritorno il cane non si è mai lamentato. Era semplicemente felice. Arrivati alla clinica veterinaria, la piccola Sandy è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico ai due arti anteriori.
Non appena le ferite saranno guarite, Sandy avrà anche delle protesi speciali con le quali potrà muoversi in autonomia.
A distanza di giorni, le condizioni del cane sono migliorate visibilmente. La cagnolina è felice e ama giocare con gli altri cani. Sean e il suo amico si sono impegnati anche a trovare un padrone per Sandy.
“Quando trasformi la vita di un animale, è qualcosa di molto appagante”, ha concluso Sean.
C.D.