Un’area di tutela marina per la protezione degli habitat delle specie fragili e rare nell’ambiente marino. Esemplari unici da tutelare
Uno spazio interamente dedicato alla bellezza e alla salvaguardia delle meravigliose creature del mondo marino. La Regione Veneto ha proposto un’area per il sic marino: un’area di tutela dedicato a delfini e tartarughe marine. Il nuovo sito è stato di interesse è stato individuato il 6 agosto dell’anno corrente, a seguito della deliberazione della Giunta Regionale che ha scovato un’area idonea alla protezione specie protette riferite agli ai tipi di animali indicati. Vediamo insieme di cosa si tratta.
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Un’area di tutela marina per la protezione di delfini e tartarughe marine
L’area è stata aperta dopo che Commissione Europea ha riscontrato una notevole mancanza nell’istituzione di Sic e di Zps, ossia aree marine protette e zona di protezione speciale. La carenza delle strutture menzionate, di notevole importanza per tutta il l’Italia, ha reso necessaria l’individuazione di nuovi siti per preservare l’habitat di specie importanti per l’ambiente marino. In relazione a ciò, il Ministero ha scelto di affidare il compito di individuazione dei siti Natura e la loro relativa gestione avvalendosi del sostegno delle Regioni. L’area proposta ha riguardato le specie Tursiops Truncatus cioè il delfino dal naso a bottiglia e caretta caretta ossia la tartaruga marina più grande del Mediterraneo.
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Il sito ha una superficie di 225 chilometri quadrati situati tra le 6 e 12 miglia dalla costa. Stiamo parlando dell’Ente Parco Delta del Po che ha visto l’approvazione di un importante lavoro svolto in questi anni, in unione con le associazioni della pesca e della Regione Veneto. Al riguardo, sono tanti i progetti che si inseriscono nella visione comune dello sviluppo dell’area. Uno di questi è senz’altro il progetto denominato Goletta Verde che dal prossimo anno riguarderà anche attività che si configureranno come supporto della gestione del Sic marino. Al riguardo, il Presidente Moreno Gasparini ci ha tenuto a rivolgere il suo ringraziamento al Presidente Zaia, la giunta regionale e la Fondazione Cariparo che hanno sempre sostenuto l’Ente Parco Delta Del Po. L’iniziativa è stata sostenuta anche dalla collaborazione con l’Università di Padova, in particolar modo con il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione con l’Ente del Parco. Al riguardo, i dati e le valutazioni prodotte e raccolte hanno permesso di avviare la proposta al Ministero del territorio e del mare, unitamente agli Enti e all’ambito del Distretto di Pesca nel Nord dell’Adriatico.
Tutela e salvaguardia in primo piano
La questione dell’approvazione dell’area era stata avviata già da molto tempo e dei passi in avanti erano stati compiuti un anno fa, fino ad oggi, dove è stato realizzato il passo definitivo. Il Sic marino è un sito di importanza comunitaria identificata come zona speciale di conservazione (Zsc). Le zone fanno parte di una direttiva europea riguardante la conservazione della biodiversità, entrata in vigore a partire dal 1992. La Direttiva Habitat è stata creata partendo dall’estensione della considerazione delle singole specie alla protezione degli habitat in cui le specie medesime vivono. L’obiettivo è quello di salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione della flora e della fauna selvatica del territorio europeo degli Stati membri ai quali viene applicato il trattato. Un impegno di rilievo che ci auspichiamo possa coinvolgere quante più aree marine protette, per il benessere della vita di animali stupendi e rari.
Benedicta Felice