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Una storia triste dal lieto fine: diventato glabro, dopo 7 anni torna a sorridere

La triste storia a lieto fine di un’orsa ammalata di scabbia: la quattro zampe torna a sorridere dopo sette anni di sofferenza.

Una storia triste dal lieto fine: diventato glabro, dopo 7 anni torna a sorridere (Screenshot foto Facebook – Cleveland Amory Black Beauty Ranch – amoreaquattrozampe.it)

A Murchison, centro abitato degli Stati Uniti d’America situato nella contea di Henderson dello Stato del Texas, è tempo di festeggiamenti. Eve, dopo sei anni e mezzo di sofferenze, può finalmente sfoggiare il suo radioso “sorriso” mentre si arrampica su un albero. Nella piccola località americana di Murchison ha infatti sede un centro di recupero per la fauna selvatica, il Cleveland Amory Black Beauty Ranch. Qui, la vigilia di Natale del 2017 arrivò un piccolo esemplare femmina di orso nero. L’animale, gravemente ammalato, era senza pelliccia a causa della scabbia, aveva problemi alla vista e non sembrava potesse riprendersi. La guarigione della cucciola di orsa, ribattezzata con il nome di Eve, è stata lunga e sofferta, nonché del tutto inaspettata. Ora la sua storia ha avuto finalmente un lieto fine.

La nuova vita dell’orsa Eve: dopo sette anni di sofferenze finalmente la sua storia ha un lieto fine

Le immagini di Eve sono state condivise sulla pagina Facebook del Cleveland Amory Black Beauty Ranch (all’account social @Cleveland Amory Black Beauty Ranch).

L’orsetta Eve appena arrivata al centro di recupero ammalata di scabbia e senza pelliccia (Screenshot foto Facebook – Cleveland Amory Black Beauty Ranch – amoreaquattrozampe.it)

Trovata mentre rovistava tra i rifiuti, completamente priva di peli, la cucciola di orso è stata soccorsa e portata nel rifugio per il recupero della fauna selvatica. Dopo una visita medica è stato accertato che la povera quattro zampe, disidratata e malnutrita, era affetta da una grave malattia della pelle causata dagli acari, la demodicosi o rogna demodetica, nota come rogna rossa. La rogna rossa è una patologia parassitaria che colpisce gli animali ed è provocata da un acaro, il Demodex canis. La malattia comporta la perdita di pelo, prevalentemente in corrispondenza della testa, pur senza determinare prurito o infiammazione. Può causare anche desquamazione, ostruzione dei follicoli piliferi. Quando l’infezione è particolarmente grave, si può manifestare un forte prurito, la febbre, l’anoressia, la letargia e una grave debilitazione.

L’orsa Eve in un recente scatto fotografico (Screenshot foto Facebook – Cleveland Amory Black Beauty Ranch – amoreaquattrozampe.it)

L’equipe veterinaria del Cleveland Amory Black Beauty Ranch ha dichiarato che quello di Eve è stato uno dei casi più difficili mai trattati. La riabilitazione è stata molto lunga. Grazie alle cure mediche i problemi di vista della cucciola si sono risolti e il pelo ha iniziato a ricrescere seppure con estrema lentezza. Nel corso degli anni la pelliccia non si è mai riformata abbastanza da permettere a Eve di sopravvivere in natura, ma le ultime fotografie scattate mostrano come finalmente l’orsa abbia un pelo folto.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Cucciolo di orso in difficoltà aspetta per strada che qualcuno gli dia una mano

La piccola, un esemplare femmina di orso nero americano o baribal (nome scientifico secondo la classificazione tassonomica di Ursus americanus) il plantigrado più comune in Nord America, avrà avuto circa otto mesi e non sarebbe stata abbastanza grande per sopravvivere senza la madre. Soprattutto non sarebbe sopravvissuta senza le cure mediche.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Orso finalmente libero dopo anni di torture può assaporare la libertà – VIDEO

Gli Ursus americanus sono una specie di orsi relativamente piccoli e dal peso e dalle dimensioni molto inferiori rispetto alle altre specie di orso; sono tra gli orsi più timorosi nei confronti degli umani: ogni volta che si trovano a stretto contatto con le persone preferiscono darsi velocemente alla fuga. Gli orsi sono comunque animali selvatici e un incontro ravvicinato con loro potrebbe essere per gli umani fonte di pericolo. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica, laureandomi in Lettere moderne e poi in Filologia moderna; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali.

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Elisabetta Guglielmi

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