Non ha una casa e non ha una famiglia: per un cane su tre è così. Tutto sul fenomeno del randagismo a livello mondiale.
Non si tratta solo di un problema solo italiano, ma in tutto il mondo ormai si assiste allo stesso, triste fenomeno, quello cioè del randagismo ormai a livello mondiale: le cose quindi non sembrano andare meglio in altri Paesi, anzi a volte la situazione sembra ancora più grave. La Legge cerca di sostenere queste povere creature in difficoltà, che si ritrovano spesso a vagare in strada senza una casa e senza una famiglia dalla quale tornare, ma purtroppo la soluzione del problema è ancora lontana: ecco cosa si sa.
Cani che girovagano senza una meta in strada: quante volte ci sarà capitato di vederne uno (ma anche più di uno)? La maggior parte di essi viene accolto in canile e, seppur in condizioni complesse di vivibilità, hanno un posto dove stare almeno fino a una potenziale adozione, sebbene purtroppo il fenomeno delle adozioni sia in calo e si preferiscono i cuccioli ai cani ormai già adulti.
Ma non è un problema solo italiano, poiché in Turchia e in India la situazione sembra peggiore e ormai fuori controllo: infatti nel primo Paese citato si contano circa 4 milioni di randagi, mentre in India addirittura si arriva a contare fino a 35-40 milioni di esemplari. Una situazione ben poco gestibile in termini di sicurezza, sia per quanto riguarda la salute sia per l’igiene sia per le aggressioni.
L’OMS calcola che vi siano circa 200 milioni di randagi, un numero che è aumentato dopo la pandemia da Covid 19 e che, purtroppo, non accenna a diminuire. Anzi pare che sempre più padroni siano sul punto di abbandonare il proprio animale domestico, e la motivazione (o scusa) più accreditata è quella economica, anche se spesso si tratta di una decisione presa con scarsa coscienza delle proprie responsabilità.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Cambiamenti nella legge sul randagismo: cosa accade ai cani non provvisti di microchip
Purtroppo tra i numerosi casi di animali che vengono recuperati spesso in strada e messi in canile, vi sono anche quelli che sono stati ‘smarriti’ dai proprietari che ne hanno anche denunciato la scomparsa e che purtroppo non li ha mai più potuti riabbracciare. Ma ancora molti rimangono quelli che vengono messi alla porta perché i padroni non hanno alcuna preparazione per gestirli e prendersene cura.
Pensiamo infatti ai cani molossoidi o ai cani da pastore: sono quelli che in Italia sembrano perdersi o vengono abbandonati da padroni che non sanno come occuparsene in maniera da non danneggiare né loro né terzi. Inoltre ad aumentare i casi di randagismo vi è uno scarso e carente controllo delle nascite: infatti gli animali non vengono sempre sottoposti a procedure di sterilizzazione gratuita contro il randagismo, quindi continuano a nascere nuovi cuccioli, anch’essi randagi come i genitori.
Il Report ‘State of Pet Homelessness’, lo studio sugli animali senza fissa dimora, in collaborazione con Mars ha dichiarato che un animale su tre non ha una casa, ma non solo: si è promossa una campagna di sensibilizzazione per migliorare il rapporto con i nostri amici animali. Inoltre Mars ha donato ben 500mila dollari alla Humane Society International destinati a progetti in India, Messico e Sudafrica.
I soldi versati saranno utili non solo a comprare cibo e viveri per gli animali, ma anche per la sterilizzazione degli stessi e un migliore controllo delle nascite, oltre alle cure necessarie per garantire loro una buona salute.
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