Una nuova lucertola denominata Lataste, rinvenuta sulle Isole Pontine. Una specie dotata di precise caratteristiche che la rendono unica nel suo genere
La Ricerca continua a stupirci e a fare passi in avanti anche nel campo zoologico. Dall’Università la Sapienza di Roma, giunge un’importante novità sulla scoperta di una nuova specie rettile, un genere endemico delle Isole Pontine, la lucertola Lataste. Quest’ultima è dotata di alcune particolarità che la rendono originale, scopriamo insieme di cosa si tratta.
Innanzitutto, la lucertola Lataste si distingue per essere caratterizzata da colorazioni mutevoli e squame sulla testa dotate di una forma particolare. I colori variabili comprendono il grigio, il verde e il bruno in varie tonalità, appartenente ad una “tinta” uniforme o reticolata come avviene con la lucertola campestre. Le squame sulla testa rappresentano un altro suo segno distintivo, in quanto detiene un importante valore dal punto di vista del suo significato anche se è piccolo nella forma.
Le analisi sul DNA sono state condotte al fine di evidenziare la separazione genetica delle lucertole e classificare la Podarcis latastei. Al riguardo, si è espresso così il professor Castiglia docente presso il Dipartimento di Biologia e biotecnologie “Charles Darwin” dell’ateneo romano: “Le analisi filogenetiche, basate sul DNA mitocondriale e nucleare, dimostrano come la presenza delle attuali popolazioni sulle isole Pontine sia frutto di una colonizzazione risalente almeno a due milioni di anni fa. A partire da quel momento, esse sono rimaste isolate ed è sorprendente notare la loro sopravvivenza nonostante le fluttuazioni del livello del mare che si sono verificate nel periodo del Pleistocene. La lucertola appartiene ad una specie di “interesse conservazionistico” perché abita in un ambiente insulare, dove gli anomali sono esposti maggiormente a minacce di natura antropica“.
La scoperta è stata effettuata da un gruppo di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani dell’Università Sapienza di Roma, che si sono trovati a collaborare con i colleghi del Museo di Zoologia e Storia Naturale “La Specola” dell’Università di Firenze, dell’Istituto di biochimica e biologia presso l’Università di Potsdam (Germania), dell’Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale (CNR-IBAF) e di altri centri di ricerca.
Gli scienziati hanno rinvenuto l’esistenza di tale animale dopo aver effettuato accurate analisi morfologiche e genetiche di esemplari che si credevano far parte delle comuni popolazioni di lucertola campestre (Podarcis siculus), diffuso in Italia.
Una scoperta considerevole nel campo zoologico, che ci informa dell’esistenza di nuove forme di vita singolari e inusuali. Il mondo degli animali è vario e non smette di stupirci.
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B.F.
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