Una casa per l’orango, il triste annuncio di un orangotango che vuole far conoscere al mondo il grave problema della deforestazione
Non ha più la sua casa, per mano dell’uomo. Il suo habitat è stato distrutto dalla deforestazione, una ferita ancora aperta in molte parti del mondo. L’area coinvolta è paragonabile, in termine di estensione, alla parte più grande del Regno Unito. Nel corso degli anni, per precisione dal 1990 al 2015, sono stati distrutti circa 24 milioni di ettari di foresta pluviale che hanno eliminato per sempre l’abitazione di migliaia di animali. Tra di essi, anche un orangotango che ora cerca casa.
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L’animale coinvolto dal terribile fenomeno, si chiama Pongo e attualmente si trova nel Regno Unito, nella speranza che possa trovare un luogo in cui poter ricominciare a vivere. Non molti però, sanno che l’obiettivo di Pongo non è solo quello di trovare un posto in cui vivere ma anche un altro ben più importante: sensibilizzare le persone sul problema della deforestazione. Il viaggio dell’orango è stato sostenuto a livello economico dall’associazione International Animal Rescue e dall’azienda Meridian che si occupa di produrre burro di noci senza olio di palma. In attesa che la sua richiesta ottenga un riscontro, le persone che si prendono cura di lui hanno pensato di aprirgli un account sul portale chiamato “SpareRom” dove solitamente si possono trovare stanze in affitto e coinquilini.
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Il suo messaggio è semplice e lineare ma fa comprendere molto bene la grave situazione che lui e i suoi compagni stanno affrontando. L’inizio dell’annuncio è scandito da un tono amichevole e informale nel quale si mette in luce la sua disperata richiesta di aiuto. “Ehi, mi chiamo pongo e sono un orangotango. Sono anche un’artista di strada, oltre che un attivista ambientale. Non molto tempo fa, vivevo nella foresta pluviale del Borneo, in Indonesia. Mi piaceva tanto la mia casa sull’albero che purtroppo è stata rasa al suolo per far spazio alle piantagioni di olio di palma. La mia vita è piuttosto semplice: vado in giro spostandomi sugli alberi e seguo una dieta prevalentemente a base vegetale. Ora però, sono alla ricerca di un posto modero di Londra dove poter abitare. Contattami se ti va di conoscere e vivere con un orango.”
Una lettera simpatica e dolce che però è ricca di tristezza, un sentimento dovuto al fatto di dover accettare una bruttissima situazione che il protagonista sta cercando di risolvere. L’annuncio ha catturato l’attenzione di molte persone che hanno espresso la loro vicinanza all’animale, dipingendo diversi murale in giro per Manchester, Glasgow e Burmingham. Una vicinanza comune anche a Louis Masai, un attivista ambientale schierato contro il grave problema della deforestazione.
“E’ complicato convincere le persone a modificare le loro abitudini, specialmente se si parla di una categoria di animali presente dall’altra parte del mondo. Il consumismo sta uccidendo gli oranghi, una specie in via di estinzione, ed per questo che si spera in un cambiamento che possa avvenire presto.”
Ci uniamo alla speranza di Louis e dell’orango, facendo il tifo per lui che possa trovare al più presto una nuova casa.
Benedicta Felice
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