Abbandonato a se stesso ha iniziato a mangiare cose assurde, l’ecografia ha rivelato uno scenario mai visto
Alcune storie possono essere davvero assurde e quella del piccolo cucciolo abbandonato in una cava è sicuramente una di queste. Non sono chiari i motivi che hanno spinto il padrone dell’animale a disfarsene ma ciò che è chiaro e che la povera bestiola non essendo in grado di provvedere al suo sostentamento ha iniziato a reiterare un comportamento incredibile e deleterio per il suo corpo che gli è quasi costato la vita.
La fortuna ha voluto che alcuni volontari si accorgessero dell’animale, vagante tra i sassi, denutrito fino a poter contare tutte le sue ossa ma allo stesso tempo gonfio nell’addome. Una situazione che ha richiesto l’intervento immediato di un veterinario che, dopo un’ecografia, ha scoperto l’amara verità.
Ancora una volta il alto malvagio dell’uomo si è fatto sentire ed ha colpito un innocente cucciolo di pochi mesi. Il cane è stato abbandonato senza acqua né cibo in un luogo che non offriva nessun riparo né altro, una situazione in cui salvaguardare la propria vita sarebbe stato impossibile per qualsiasi animale e che ha portato il piccolo a mangiare i sassi per fermare i morsi della fame.
Questa scelta ovviamente ha avuto grosse ripercussioni sul suo corpo, otturando stomaco ed intestino e lasciando l’animale in una condizione di sofferenza ancor più profonda. Senza dubbio non ci sarebbe stato nulla da fare da lì a pochi giorni ma per fortuna alcuni volontari hanno notato il cagnolino bianco a macchie nere che vagava in condizioni precarie ed hanno deciso di aiutarlo.
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Dopo una prima visita i dottori hanno subito capito che qualcosa non andasse, l’animale tentava invano di fare i suoi bisogni dimostrando sofferenza con lamenti ed espressioni inequivocabili. L’ecografia ha poi mostrato ciò che nessuno sia spettava, ovvero che lo stomaco e l’intestino conteneva numerosi sassi che l’animale non avrebbe potuto espellere in maniera naturale.
Dopo una serie di analisi e correndo un rischio elevato i dottori hanno però deciso di operare, una scelta drastica viste le condizioni già precarie del cane ma indispensabile per tentare di salvare la sua vita. È così che l‘intervento è iniziato e le pietre sono state rimosse dando al cane una seconda opportunità che questo ha deciso di sfruttare e, nonostante i giorni successivi all’intervento siano stati critici, le sue condizioni di salute vanno via via migliorando dando sempre più speranze ai medici.
È fondamentale che storie come questa non restino inascoltate, girarsi dall’altra parte, infatti, sarebbe valsa come una sentenza di morte per il cane che ormai era arrivato al limite della sua sopportazione. Adesso ci vorrà ancora del tempo ma i segnali sono positivi, nella speranza che passata questa brutta parentesi l’animale possa conoscere l’altra faccia dell’uomo, quel lato tanto umano che decantiamo e che alcune volte sparisce, ma che se mostrato sa anche ridare speranza.
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