Una scultura dedicata ai gatti e cani randagi delle strade di Valencia, in Spagna.
L’opera realizzata da Elena Negueroles è intitolata “Callejeros” (delle strade) e rappresenta un cane e un gatto di nome Tristán e Soledad. L’artista ha voluto rendere un omaggio ai randagi che vivono per strada. Al contempo, la scultura vuole ricordare “l’impotenza di cani e gatti di strada” e “le persone che li proteggono”.
Un’opera con la quale interpellare le istituzioni affinché siano più attente al tema del randagismo.
Un triste fenomeno presente che racconta il dramma di cani e gatti abbandonati, esposti quotidianamente al pericolo della strada. Dopo una vita passata al caldo, dentro una casa, circondati dagli affetti, questi animali si trovano soli a dover sopravvivere in un ambiente ostile. Una realtà nella quale s’incrociano le storie di animali lasciati soli, provati dal dolore e terrorizzati dai maltrattamenti di chi li caccia in malomodo come la peste. Una denuncia contro chi è capace di abbandonarli con la quale l’artista vuole sensibilizzare l’opinione pubblica.
“Anche se l’opera è un simbolo con il quale non sarà di certo risolto il problema del randagismo e degli abbandoni – sottolinea l’artista- si tratta di un modo per ricordare l’importanza della dignità e del gesto umano”.
“Quando ci sarà una vera convivenza con gli animali, Valencia sarà una città migliore e saremo una società migliore”, ha poi aggiunto Negueroles.
Il monumento inagurato lungo una strada della cittadina spagnola è un luogo di pellegrinaggio grazie al quale i passanti sono invitati ogni volta a riflettere sulle loro azioni. La vita di queste piccole creature dipende dall’uomo. Creature vittime di un sistema che incita al consumo “usa e getta”. Cuccioli regalati da piccoli che con gli anni diventano impegnativi e un sacrificio che in pochi sono disposti a fare.
Abbandonare un animale è un gesto vile perché questi animali non possono difendersi. Traditi nel loro animo i randagi spesso perdono la speranza nelle persone. Ecco perché la scultura di Valencia diventa un emblema all’insegna di tutti gli animali che vivono per strada o che sono accolti nei rifugi in attesa di essere adottati. Il randagismo è un fenomeno diffuso e spesso le istituzioni non intervengono. I randagi sono vittime di crudeltà, come recentemente accaduto a Sciacca in Sicilia dove sono stati avvelenati una trentina di cani. Numeri che non potranno essere mai essere verificati. Per cento cani randagi conosciuti dai volontari, quanti esemplari si nascondono dietro gli angoli delle nostre città senza essere visti?
C.D.
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