Una campagna internazionale denominata Meatless Day è stata lanciata da una delle organizzazioni animaliste più grande al mondo. L’obiettivo è quello di porre fine a uno scempio: “56 miliardi di animali vivono stipati in gabbie sporche e senza aria per poi venire macellati, ogni anno, per la nostra dipendenza dalla carne”. Con queste parole si apre la petizione internazionale, che ha già raccolto oltre 300mila firme. La campagna punta a raggiungere a breve l’obiettivo del mezzo milione di adesioni.
A portare avanti la campagna è Avaaz, un’organizzazione non governativa internazionale istituita nel 2007 a New York. Oltre che di diritti degli animali, l’organizzazione si occupa anche di cambiamenti climatici, corruzione, povertà e conflitti. La loro petizione sottolinea: “È un vero orrore e ci vorranno anni per chiudere gli allevamenti intensivi”. Però “c’è una cosa che possiamo fare tutti da subito, per accelerarne la fine: mangiare meno carne”. L’organizzazione è costituita da oltre 46 milioni di aderenti in tutto il mondo. Anche per tale ragione, spera nella buona riuscita della campagna contro il consumo di carne.
Si mette infatti in evidenza: “Se tutti noi, includendo anche chi è già vegetariano o vegano, ci impegniamo pubblicamente a un giorno a settimana senza carne, e poi invitiamo a fare lo stesso amici, colleghi, aziende e personaggi famosi, possiamo farlo diventare il più grande impegno collettivo di sempre!”. L’appello promosso da Avaaz conclude: “Mandiamo un segnale chiaro: i giorni degli allevamenti intensivi sono contati. Diamo inizio al cambiamento per mettere fine a questa crudeltà”.
L’impegno di chi aderisce
Chi aderisce alla campagna, si legge a margine della petizione, si impegna “in quanto cittadino che ha a cuore il benessere degli animali, la biodiversità e la lotta al cambiamento climatico” a “mangiare meno carne”. Inoltre, l’aderente invita “aziende, scuole, supermercati e ristoranti ad unirsi, per contribuire a diffondere questo cruciale cambiamento culturale”.
L’obiettivo della campagna Meatless day è concreto: “Con questo gesto aiuterò gli animali, il pianeta e la mia salute, e contribuirò a salvaguardare la Terra per le future generazioni”. Questa è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle campagne dell’ong per scongiurare gli abusi sugli animali.
GM