Malato di Alzheimer non dimentica il suo gatto, i due sono inseparabili

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By Benedicta Felice

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Un gatto speciale che offre tutto il suo affetto per aiutare il suo padrone malato di alzheimer. Il potere terapeutico degli animali ci insegna tanto

Il micio preoccupato (Foto Pixabay)
Il micio preoccupato (Foto Pixabay)

Alzheimer. Una parola che fa paura, che mette radici profonde nella disperazione della vita che lentamente, giorno dopo giorno, inizia a scomparire. Pian piano svanisce tutto, ogni ricordo, ogni rumore, suono o volto familiare diventa qualcosa di estraneo e di irriconoscibile nella memoria a lungo termine. Tutto sembra fuggire di colpo, senza il tempo di rendersene conto ma gli animali, anche in tal caso, riescono a fare dei veri e propri miracoli. Bob Wright affetto dalla malattia menzionata, ha perso gran parte della memoria ma l’unico volto che non riesce a dimenticare è quello del suo gatto.

Un gatto speciale come valido aiuto contro la malattia

Gatto in allerta (Foto Pixabay)
Gatto in allerta (Foto Pixabay)

Il dolce micio non ha intenzione di abbandonare il suo padrone. In un momento così difficile e delicato, non lo lascia solo un istante, rimanendo accanto a lui anche mentre dorme. Il fedele animale è l’unico che l’uomo riesce a non dimenticare nonostante abbia dimenticato l’identità della maggior parte dei suoi cari parenti. Ora vi starete chiedendo, ma com’è possibile tutto questo? La risposta proviene da una scoperta rivoluzionaria che ha avuto luogo a Rovigo, in provincia di Mantova.

Tutto è nato attraverso una serie di osservazioni di natura psico-cognitiva che ha fatto registrare notevoli miglioramenti dell’umore nei pazienti malati. Ciò è avvenuto prima, durante e dopo la seduta. L’azione psicologica degli animali comportava anche una riduzione dei sintomi come quelli del gesticolare e del vagare senza meta.

Benessere psico-fisico

Micio malinconico (Foto Pixabay)
Micio malinconico (Foto Pixabay)

I benefici apportati ai pazienti, dunque sono molti, a partire dalla consistente riduzione degli stati d’animo relativi alla tristezza e all’infelicità. Giocare, accarezzare un cane o un gatto ha il potere di creare felicità nell’animo del malato, spingendolo a muoversi e a compiere azioni.

Un esempio efficace proviene da un paziente che non accettava la riabilitazione ma grazie agli amici animali, passo dopo passo, ha cominciato ad avere fiducia verso il personale medico.Fiducia, empatia e altruismo sono i valori portanti dei nostri amici a quattro zampe. Dovremmo essere grati ad ognuno di essi, per i miracoli che quotidianamente riescono a compiere.

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Benedicta Felice

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