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Quando un cane salva un suo simile

@Getty images

Il contributo delle squadre cinofile è fondamentale per rinvenire superstiti da sotto le macerie. Grazie al fiuto dei nostri 4zampe sono state salvate decine di vite umane come una bambina estratta dalle macerie, ad Amatrice.

A trovarla è stato Sarotti, un Pastore Tedesco intervenuto sul posto con il suo conduttore, l’assistente di polizia Davide Agrestini, 34 anni, del Centro Cinofilo di Ladispoli: “Siamo arrivati qui ieri mattina sono entrato nel paese distrutto insieme a Sarotti e i soccorritori ci hanno chiamato per cercare persone in una casa crollata. Il cane si è subito diretto in un punto, ha iniziato ad abbaiare. Abbiamo iniziato a scavare e subito è affiorato un pigiama e la spalla della bambina. Mi hanno detto che ha dieci anni e si è salvata. Salvare persone è il nostro lavoro, ma è un’emozione indescrivibile”, ha detto il giovane uomo.

Lo stesso giorno, un altro esemplare, di nome Grimm del nucleo cinofilo carabinieri di Firenze, accompagnato da Damiano Sciarra, carabiniere di Civitella Roveto, in provincia de L’Aquila, ha invece salvato un suo simile. Sciarra ha raccontato che dalle macerie erano stati estratti due corpi, ormai privi di vita. Ma Grimm ha continuato ad annusare, segnalando che sotto ai massi vi era ancora un essere vivente. E così i soccorritori hanno ancora scavato un po’ e da sotto alle macerie è spuntato un piccolo meticcio, impaurito:” Grimm ha salvato un suo simile  e mi risulta che sia il terzo animale salvato in queste ore ad Amatrice, ma il primo rintracciato con l’aiuto di un suo simile. Tutto mi aspettavo, fuorché che Grimm, addestrato a trovare persone, individuasse un altro cane. Si vede che l’istinto è stato più forte di lui”, ha dichiarato l’accompagnatore spiegando che “la veterinaria che lo ha preso in custodia ci ha detto di stare attenti, perché mordeva tutti e che solo lei era riuscita a calmarlo. Non si sa come si chiami: la veterinaria mi ha detto che se nessuno lo reclama bisognerà adottarlo e dargli un nuovo nome. Mi ha proposto due nomi: o Ventitre oppure Damiano, come me”.

Lo scenario nelle zone terremotate è surreale. Alcuni esemplare, come riporta 24zampe del Sole 24ore, hanno la fortuna di essere ancora tra le braccia dei loro padroni, altri invece sono rimasti senza padrone, come Vipera, uno splendido cucciolo di pastore tedesco adottato nella tendopoli di Amatrice. Storie di pelosi diventati delle piccole mascotte e simbolo di un territorio devastato che vengono accuditi con pari dignità alle persone.

Tra questi, si segnala un meticcio, di nome Leone, spaesato, che si nasconde tra le panche della tendopoli di Accumoli. Ce ne sono tanti altri che, altrettanto spaventati, non hanno neanche un nome, ma che restano nei pressi delle tende, dove trovano la presenza umana, un po’ di conforto e un po’ di cibo. Ma soprattutto, per i pelosi che hanno perso tutto, l’uomo resta l’unico riferimento: basta guardare quegli sguardi atterriti, persi, mentre cercano sicurezza. Piccole sentinelle che al contempo avvertono l’arrivano di una scossa, abbaiando.

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