Ritrovano un boa di due metri: le prime ipotesi su come il temuto serpente possa essere arrivato lì risultano spiazzanti.
Il 17 dicembre la notizia dell’avvistamento e del sequestro di un boa di due metri ha colto di sorpresa gli abitanti di Agropoli. La notizia è stata diramata inzialmente sui principali social network di riferimento. Il profilo di “Noetaa Capaccio Paestum – Agropoli”, ad esempio, è stato uno dei primi a condividere il report dell’accaduto su Facebook con alcune immagini del ritrovamento del boa.
Boa di due metri trovato in prossimità di una casa: le prime ipotesi
La pubblicazione della notizia è avvenuta il giorno stesso del ritrovamento. “Questa mattina” – si legge su Facebook – una segnalazione è giunta al “nucleo NOETAA Lab.V. Capaccio Paestum-Agropoli“, il quale ha poi proceduto “all’attivazione del Nucleo Rettili NO.E.T.A.A“.
Date le rigide temperature le guardie zoofile hanno attestato che il boa ritrovato nei pressi di un’abitazione privata in località Laura – in Provincia di Salerno – avesse il metabolismo rallentato. Secondo le Guardie Ecozoofile si tratterebbe di un esemplare di femmina di boa constrictor, un serpente che solitamente vive in zone tropicali e che, in piene funzioni vitali, sarebbe da considerare come uno dei serprenti più pericolosi.
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Le Guardie Ecozoofile, grazie anche al sostegno dell’organizzazione per la tutela ambientale (Noetaa), hanno infine ipotizzato che il boa in questione potesse essere stato abbandonato, oppure – tutt’al più – che possa essere inavvertitamente fuggito da un’abitazione privata nella quale probabilmente veniva custodito illegalmente. L’esemplare di boa avrebbe circa 5 anni.
Il boa costrictor trovato a Capaccio Paestum: provenienza e condizioni
Secondo la ricostruzione del nucelo operativo per la salvaguardia degli animali selvatici, il boa si trovava nei pressi di un’abitazione privata in zona Laura e, al momento del suo ritrovamento, sarebbe stato colto in flagrante mentre riposava beatamente in strada. Che sia insolito incontrare un simile esemplare in un centro abitato, in Italia, non è una novità. Eppure il serpente che generalmente vive nelle zone più umide del Sud America ha scatenato in breve tempo, ad Agropoli, una catena di solidarietà non indifferente.
Al momento infatti, come si legge anche in conclusione al post condiviso il 17 dicembre su Facebook, il nucleo operativo e gli abitanti della zona sperano che il boa, dopo essere stato prelevato e tenuto al caldo, “possa riprendere tutte le sue funzioni vitali“.