I Carabinieri del NAS, nelle scorse ore, sono intervenuti per denunciare un funzionario di un comune della provincia di Siracusa, in Sicilia. Questi è stato formalmente accusato di uccisione di animali. Gli investigatori ritengono che l’uomo abbia causato il decesso di undici randagi.
Infatti, ne avrebbe consentito il ricovero all’interno dell’ambulatorio veterinario comunale. Questo sarebbe avvenuto “sebbene non fosse assicurata loro l’assistenza sanitaria”. Inoltre le strutture risultavano “in pessime condizioni igienico-strutturali”.
Il funzionario secondo i carabinieri avrebbe disatteso “le segnalazioni inoltrate dal Servizio Veterinario della ASL competente”. Queste riguardano “la necessità di trasferire gli animali presso una struttura assistenziale veterinaria idonea”, in quanto “affetti da gastroenterite emorragica, parassitosi intestinale e rogna”.
A inizio mese, la Cassazione ha depositato una sentenza con la quale ribadisce che l’uccisione di un animale è un reato. Si tratta infatti di un delitto contro il sentimento degli animali. Viene specificato che commette “reato chi uccide gratuitamente e senza necessità un animale”. Quindi non è reato solo se l’uccisione è consentita e disciplinata da norme speciali.
L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale, che recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Dalla Sicilia arriva anche una brutta storia di abbandoni: un mese fa, era finito nei guai l’assessore alla cultura del Comune di Caltagirone Vito Dicara. Il politico è stato accusato e denunciato per maltrattamenti e abbandono di animali. Il politico dell’Udc ha lasciato quattro cuccioli di cane in un cartone davanti alla villa di una donna. Questa, una fervente animalista, ha denunciato il ritrovamento ai militari dell’Arma dei Carabinieri.
In precedenza, vi avevamo parlato di una donna che dopo aver litigato coi vicini per il suo cane troppo ‘rumoroso’, ha deciso di disfarsene, legandolo a un palo della segnaletica stradale. L’episodio è accaduto a Catania, dove una donna non si è fatta scrupoli nel ‘risolvere’ così una questione di rapporti di vicinato.
La polizia ha però salvato il povero cane e quindi rintracciato la donna, che è stata denunciata per maltrattamenti agli animali. Il cane abbandonato, insieme a un pastore tedesco di circa 4 mesi, anch’egli ritrovato nelle scorse ore, sono stati rifocillati e quindi affidati alle cure della struttura convenzionata con il Comune, il “Rifugio di Concetta”.
GM
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