19 settimane: tanto vale la vita di un povero cane, secondo un giudice, che ha condannato il giovane Bruce Elliott per aver ucciso di botte il cagnolino della sua fidanzata. La colpa dell’animale era di aver messo casa in disordine. La sentenza è stata emessa dal tribunale del South Tyneside. La vittima si chiamava Smudge ed era un tenero Jack Russell.
Il povero cane è stato trovato agonizzante lo scorso fine ottobre fuori da un supermercato da un passante. Bruce Elliott avrebbe rassicurato l’uomo, dicendogli che lo avrebbe portato a casa. Quindi avrebbe aggiunto che il cane non aveva bisogno del veterinario. Il passante aveva però denunciato tutto. Così la polizia è andata a casa di Bruce Elliot. Il giovane ha aggredito pure loro, ma poi è emersa la verità. Franchesca Jones, sua fidanzata e proprietaria del cane, glielo aveva affidato. Il giovane, però, si era arrabbiato perché Smudge aveva fatto confusione nell’appartamento e lo aveva picchiato a morte. L’esigua condanna ha dato vita a molte polemiche.
Precedenti gravissimi
Troppo spesso poveri cani diventano lo sfogo prediletto dei proprietari che, preda di raptus, se la prendono con gli animali di casa al termine casomai di una lite con il convivente e non mancano episodi di vendetta degli ex che come per il povero Pilù in Toscana, che è stato barbaramente torturato.
Assurdo quanto avvenuto a Leeming Garth, in Gran Bretagna, dove un cane è stato scambiato per l’amante della ex compagna. Un 38enne ha infatti confessato di essersi scagliato contro il cane della ex fidanzata, pensando che fosse il suo nuovo amante. Gibson ha anche tenuto a precisare che al momento dei fatti aveva abusato di alcol. Il cagnolino di nome Sky, è stato scaraventato contro il muro. Nell’impatto ha riportato due fratture ad un arto che i veterinari dopo aver tentato di recuperare le fratture, sono stati poi costretti ad amputarlo.
La scorsa estate, una dolce Cavalier King di nome Daisy è stata vittima dell’aggressione del compagno della sua proprietaria. L’uomo, Mark Simon Sharp, ha preso di mira in diverse occasioni la piccola Daisy che ha colpito fratturandogli le costole e il bacino e versandogli dell’olio bollente, provocando ustioni del 3% sul corpo. A seguito di questi atti crudeli, l’uomo è stato costretto a lasciare il suo lavoro, la sua famiglia e ad allontanarsi dal figlio.
Gravissimo quanto avvenuto ad aprile di due anni fa a Billingham, nel Regno Unito. Un cucciolo di cane di 5 mesi è stato torturato da un ragazzo di 19 anni, Anthony Bruce, accecato dalla gelosia. Il giovane non accettava il fatto che la fidanzata riservasse più attenzioni al cane. E così, in un raptus, Bruce ha tentato di affogare l’animale che ha perso coscienza nella vasca da bagno.
GM