L’annuncio in favore delle trappole killer sul territorio fa rabbrividire: sul sito web la dicitura “ne uccide fino a 500” sposta l’allerta anche in Italia.
Alcune indagini condotte in rete dalla LEAL (Animalismo Leal Lega Antivivisezionista), incentivate da numerose segnalazioni inviate da associazioni animaliste attive sul territorio europeo, hanno apportato recentemente dei significativi quanto raccapriccianti aggiornamenti sulle mirate tendenze organizzate da pericolosi individui rivelatisi veri e proprio killer di animali.
“Ne uccide fino a 500”: annuncio shock sul sito web, acquirenti anche in Italia?
Nonostante sia emersa un’evidente concentrazione di malintenzionati con l’obiettivo di colpire e abbattere letteralmente centinaia di esemplari di felini randagi in un solo colpo, grazie all’utilizzo di “500 esche“, l’allarme è scattato non soltanto in difesa dei gatti, ma anche dei cani e di altri animali – come volpi e cinghiali e altre specie selvatiche.
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Dopo un’accurata analisi svoltasi soprattutto su un incriminato sito web, attualmente gestito da un’azienda attiva nella produzione di vernici – che si sarebbe impegnata nel diffondere messaggi ai suoi frequentatori sull’efficacia delle suddette esche, create per avvelenare gli animali in strada – si è pensato di agire con prontezza per evitare che tale abitudine si propagasse anche in Italia.
A preoccupare sarebbe stato l’intervento di persone residenti nella penisola e dimostratisi in favore dell’iniziativa. I volontari delle associazioni impegnate per la protezione degli animali hanno posto le loro critiche e segnalazioni di risposta, con il fine di rispettare le leggi che sono in vigore nei paesi che rispettano la protezione di tutte le specie identificate come a alto rischio.
Sulla questione ha – infine – preso la parola il presidente della Lega Antivivisezionista Leal spiegando come si potrà agire per evitare che tali intenzioni possano essere messe in pratica sul territorio minando la sicurezza degli animali. “Non possiamo esimerci dall’approfondire”, ha dichiarato il presidente confermando che si procederà per vie legali tramite l’aiuto della stessa Polizia Postale che visualizzerà le documentazioni finora raccolte sullo spinoso argomento.
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La terribile agonia alla quale sarebbero destinati gli animali, se le simili pratiche sponsorizzate dal sito web venissero realmente messe in atto, rappresenterebbero – inoltre – anche un rischio per i cittadini. I quali si ritroverebbero a contatto con le carcasse di animali contaminati dai veleni. Infine, nella dichiarazione, si è voluto sottolineare come la vendita di determinate esche sia inderogabilmente vietata su tutto il territorio nazionale e punita dalla legge già dal 2008. Nonché fino all’ultima revisione – ancor più dettagliata – relativa al 2019.