In questo periodo estivo le spiagge italiane sono prese d’assalto per regalarsi momenti di gioco e ricreazione nella pace più totale.
Le coste baciate dai nostri mari sono infatti tendenzialmente sicure, per lo meno per quel che riguarda i rischi derivati dalla presenza di animali selvatici pericolosi, negli ultimi anni pero questa tranquillità potrebbe venire meno visto che sono sempre di più gli avvistamenti di un celenterato marino potenzialmente letale. In questi ultimi anni a fare la sua comparsa e mettere in allarme i bagnati, per ora solo del sud Italia, è stato il vermocane, invertebrato altamente urticante che si sta facendo sempre più avanti per via del riscaldamento globale, nel futuro però è una delle specie più emblematiche, scambiata spesso per una medusa, a rischiare di divenire una presenza costante.
La caravella portoghese è uno degli esempi più straordinari di come l’evoluzione possa prendere strade inaspettate. Anche se molti pensano che questa sia una semplice medusa in grado di gonfiarsi ed usare la sua parte superiore come vela, in realtà questo animale è formato da un insieme di 4 specie di polipi che hanno sviluppato tra loro un rapporto di interdipendenza, svolgendo ognuno un compito specifico come respirazione, digestione, difesa o spostamento.
La particolarità di questo essere vivente è però quella di avere tentacoli lunghi anche 30 metri ed estremamente urticante che servono per intrappolare i piccoli pesci di cui si nutre. Questi tentacoli sono dolorosissimi anche se solo sfiorati, ma in alcuni casi possono causare addirittura shock anafilattico e portare alla morte.
Per nostra fortuna le Caravelle Portoghesi comunque non popolano il mediterraneo, sono animali che amano le temperature miti e la loro presenza è perlopiù circoscritta al mar dei Caraibi, le coste del golfo del Messico e le isole Keys in Florida. Negli ultimi anni alcuni avvistamenti sporadici sono pero stati registrati anche vicino le nostre coste, per lo più a largo di Lampedusa e Linosa ma anche nei pressi di Catania, Siracusa e Palermo.
Ovviamente per ora possiamo comunque considerarci al sicuro, ma con l’aumento della temperatura del mare nei prossimi decenni potrebbe non essere più così ed il rischio è quello di trovarci ad ospitare anche questo nuovo “alieno”, una presenza che di sicuro, anche se può generare un certo fascino, preferiremmo tutti non incontrare durante un bagno rilassante.
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