La storia del cane Ares malato di tumore: la sua umana ha affrontato con lui un viaggio di 1000 km perché potesse essere curato.
Chi vive con un animale domestico sa bene che il suo amico a quattro zampe è un membro importante e fondamentale della famiglia e farebbe di tutto per vederlo felice e farlo stare bene, anche affrontare un lungo e costoso viaggio di oltre 1000 km pur di salvarlo. Proprio così è stato per una giovane ragazza, Marta, e per il suo adorato cagnolino di 10 anni di nome Ares. Il viaggio della speranza di Ares ha commosso amici, conoscenti, lettori e in generale oltre centinaia di utenti del web, che si sono prodigati nelle donazioni per raccogliere fondi per le cure necessarie a salvare la vita del cagnolino. Chiunque voglia aiutare Ares e la sua umana potrà collegarsi al link indicato dove è aperta la raccolta fondi.
Il lungo viaggio del cagnolino Ares: i sacrifici della sua umana per permettergli di essere curato
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La storia dell’amicizia tra Marta e Ares è iniziata dieci anni fa. La ragazza non dimenticherà mai quel giorno del 2013 in cui aveva sentito dei guaiti provenire da un cassonetto dei rifiuti. All’interno di un sacchetto Marta aveva trovato il cagnolino di pochi giorni di vita insieme ai suoi fratellini. Unico sopravvissuto della cucciolata, Ares ha da subito conquistato il cuore della ragazza che ha deciso di accoglierlo nella sua casa. Da allora il cagnetto ha vissuto felice e amato, nonostante i numerosissimi problemi di salute.
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Quando aveva tre mesi gli era stata diagnostica la leishmaniosi e i veterinari erano convinti che non sarebbe arrivato al primo anno di vita. Con l’aiuto di Marta, Ares ha superato questa e tutte le difficili problematiche che negli anni sono seguite. Adesso, dopo 10 anni, la sua battaglia è diventata ancora più difficile. Lo scorso novembre, infatti, i veterinari hanno diagnosticato ad Ares un melanoma orale, piuttosto raro per i cani della sua taglia, che ha invaso la cavità nasale con metastasi al linfonodo e ai polmoni.
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A Messina, la città in cui Marta e Ares vivono, non c’è modo per curare il cagnolino. La tac veterinaria più vicina è a Catania, ma cure come la radioterapia non ci sono nel Sud Italia. Quando la ragazza ha saputo che a Bologna (a Sasso Marconi) si trova l’unico centro in Italia specializzato in oncologia veterinaria, non ci ha pensato un attimo: ha raccolto i suoi pochi risparmi, è salita sul primo treno disponibile e ha affrontato un viaggio di 10 ore e 1000 km con un cane malato in braccio di 32 kg.
Il tumore maligno che ha colpito Ares non può essere sconfitto, ma le cure adeguate possono prolungare la vita del cagnolino. Come riconosce Marta, è «diritto di un essere vivente ricevere le cure adeguate. Se un cane nasce con poche possibilità economiche o mal posizionato geograficamente in Italia muore senza poter accedere alle cure». I costi dei viaggi da Messina a Bologna e a Zurigo (dove si trova l’altro centro specializzato) sono molto elevati, così come sono molto costose le cure specifiche di cui ha bisogno Ares. Marta adesso non può più permettersi economicamente di affrontare le spese, per questo ha chiesto aiuto ai suoi amici e a tutti coloro che vorranno contribuire regalando settimane di vita ad Ares attraverso donazioni libere sulla pagina web per la raccolta fondi (qui il link per partecipare). L’affetto che la ragazza nutre per il suo cucciolo supera ogni confine, sia geografico che materiale, e la spinge a cercare di fare del suo meglio ogni giorno della sua vita. (di Elisabetta Guglielmi)