A Lima, capitale del Perù, si sono installati dei tubi per dare acqua e cibo ai cani randagi, cuccioli indifesi che girano per le strade
I cani randagi girano in città senza cibo e acqua: per darglieli, si sono installati dei tubi speciali. La storia arriva dal Perù, precisamente da Lima, la capitale. I cittadini, infatti, si sono chiesti come fosse la cita di un quattro zampe senza casa: sicuramente messa a dura prova da difficoltà quotidiane, specialmente per procacciarsi qualcosa per sfamarsi e dissetarsi.
Da qui la trovata: installare alcuni semplici tubi idraulici in verticale: uno per alcune crocchette, un altro per l’acqua. In questo modo qualunque cucciolo che vive in strada può trovare del cibo e dell’acqua in alcuni punti della città. Un gesto di comunità: l’idea è infatti nata sui social network ed è stata ripresa da diversi abitanti, che hanno provveduto in maniera più o meno autonoma a costruire altri dispenser da mettere in strada.
I tubi installati in città per dare acqua e cibo ai cani randagi: come mantenerli?
Come gestire questi apparecchi per cani a digiuno che hanno bisogno di rifocillarsi? Del resto, c’è bisogno che qualcuno si occupi di riempire periodicamente di crocchette queste strutture. I cittadini che si sono offerti di installarli hanno fatto sapere che saranno loro, in prima persona, a inserire cibo fresco per i randagi.
Ti potrebbe interessare anche: Polizia installa per le strade distributori di cibo per cani randagi
Per quanto riguarda l’acqua? Anche in questo caso, sembra che gli abitanti di Lima abbiano deciso di occuparsene personalmente. Sarà infatti importante far abbeverare i cuccioli randagi a fonti sempre pulite: per evitare che i quattro zampe abbiano malattie gastrointestinali o infezioni dovute a parassiti e batteri si dovrà far loro trovare acqua fresca ogni volta.
Ti potrebbe interessare anche: Malattie del cane dovute all’alimentazione: come la dieta influenza la sua salute
Si tratta certamente di un gesto importante, che può dare tanto a degli animali che non hanno niente. In effetti, è come se quei cani randagi fossero stati adottati dall’intera città. Un gesto d’amore e affetto che può insegnare tanto e che dovrebbe essere preso come esempio da molti altri centri abitati. Del resto, l’esistenza di cani senza una casa è da imputare all’abbandono di questi meravigliosi animali da parte dell’uomo: sarebbe bello, quindi, fare qualcosa per loro.
Matteo Simeone