Trovato con il corpo crivellato di pallini di piombo

Trovato con il corpo crivellato di pallini di piombo

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La società ha costruito un sistema di restrizioni tali che pare che gli individui non siano più tolleranti nei riguardi di nessuno. Così vale soprattutto per gli esseri più fragili, vittime di crudeltà e della rabbia di persone che sono arrivate al limite, come ad esempio nel caso che si è verificato a Torgiano, in provincia di Perugia, dove un cagnolino di taglia piccola è stato trovato da una volontaria, in condizioni pietose: “Tre chili appena di cagnolino. Era impaurito e dolorante. Appena è stato visto, piangeva disperatamente e tutti hanno creduto che era stato vittima di un investimento. Invece, dal veterinario, è saltata fuori un’altra realtà”, racconta la giovane donna che ha soccorso il povero cane.

Dalle radiografie è emerso che il meticcio, chiamato Piombino, aveva il corpo crivellato di pallini di piombo calibro 11, quelli impiegati dai cacciatori per gli uccellini.

Secondo lo staff veterinario, il caso di Piombino non è frutto di un incidente. Ovvero, chi ha colpito il cane, era armato di un fucile da caccia e ha sparato contro il meticcio intenzionalmente.

Il cucciolo è ancora provato e intimorito. I volontari stanno cercando il responsabile, chiedendo a chiunque sia a conoscenza dei fatti, di fornire informazioni affinché chi ha compiuto questo gesto ne risponda davanti alla Giustizia.

Fatti all’ordine del giorno durante la stagione venatoria nell’arco della quale alcuni randagi o esemplari vaganti vengono colpiti perché potrebbero aver infastidito dei cacciatori oppure a volte può capitare che un cane da caccia non si riveli più efficiente tanto da indurre il padrone ad allontanarlo anche in malo modo, magari con una fucilata.

Si tratta per lo più di retaggi culturali, in aree emarginate, dove è assente il concetto di rispetto per l’animale che viene considerato un’utilità e non un essere vivente.

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