Ben 36 cani, di razze differenti fra loro, sono stati trovati all’interno di un furgone: la polizia è intervenuta per bloccare il tutto. Ancora una volta ci si trova dinanzi a un atto a dir poco aberrante ove vengono coinvolti dei cani per la caccia.
Sempre più spesso i nostri amici a quattro zampe sono vittime di abusi, maltrattamenti, detenzione illegale e altri “crimini” che vengono punite dal codice penale. Servono, ahinoi, per delle attività che ancora oggi si fa fatica a farla cessare. Una di queste è la caccia, sempre più al centro degli scandali e delle proteste da parte di molti attivisti. E la notizia di oggi verte proprio su questa “attività”, che non si può più definire nemmeno in questo modo. Ben 36 cani sono stati trovati all’interno di un furgone in condizioni a dir poco precarie. La Polizia Stradale di Gorizia ha fermato un mezzo, guidato da un cittadino italiano proveniente dalla Serbia. Non era la prima volta che accadeva un fatto simile.
I cani erano tenuti in piccole gabbie: il furgone scortato fino alla stazione di polizia
Il furgone era appena entrato in territorio italiano, forse già aspettato dagli agenti di polizia. La Polizia Stradale di Gorizia, infatti, ha subito intercettato il mezzo e lo ha pedinato fino a farlo accostare a bordo della strada. Al suo interno c’erano ben 36 cani di razze diverse fra loro.
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Quasi tutti erano destinati alla caccia e sarebbero stati venduti a delle cifre mostruose. La maggior parte di loro non era in possesso del passaporto e nemmeno del microchip che serve per identificare i dati, sensibili e non, degli stessi animali. Insomma, un vero e proprio abuso da punire senza se e senza ma.
I cani erano tenuti allo stremo della forza all’interno di piccole gabbie. Non si potevano quasi muovere e il tratto di strada compiuto era assai lungo. Potevano rischiare anche di morire assiderati all’interno del furgone stesso. Ma la Polizia Stradale è riuscita a intervenire in tempo.
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L’uomo a bordo del mezzo era un italiano, già reo di aver commesso atti del genere in passato. Ora dovrà rispondere di alcuni reati come: detenzione e trasporto illegale di animali. I cani, invece, sono stati affidati a una struttura veterinaria limitrofa alla zona di ritrovamento e saranno tenuti sotto osservazione per tutto il tempo necessario.
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