Trova un cucciolo di riccio e decide di occuparsene, ma il piccolo deve essere allattato

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By Elisabetta Guglielmi

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Una ragazza ha trovato e salvato un cucciolo di riccio rimasto orfano: le immagini del piccolo stanno emozionando gli utenti del web.

cucciolo di riccio orfano
Cucciolo di riccio orfano (Screenshot video YouTube Cronaca Qui torino @Torino Cronaca Qui – amoreaquattrozampe.it)

A volte è sufficiente un piccolo gesto per ricordare a migliaia di persone quanto sia importante il rispetto per la natura e per gli esseri viventi. E così è stato per un video che, condiviso su YouTube, sta appassionando tantissimi utenti del web. Il filmato mostra le attenzioni riservate a un cucciolo di riccio rimasto orfano. A salvare, nutrire e svezzare il piccolo animale in difficoltà è stata Camilla, una studentessa di diciassette anni che vive a Ivrea, comune piemontese in provincia di Torino, dove frequenta l’ultimo anno del Liceo classico.

Il salvataggio di un cucciolo di riccio rimasto orfano: il tenero momento dell’allattamento emoziona il web

Le immagini sono state condivise sul canale YouTube del servizio giornalistico torinese, Cronaca Qui Torino (all’account social @Torino Cronaca Qui).

cucciolo di riccio orfano salvato dalla ragazza
Cucciolo di riccio orfano salvato dalla ragazza (Screenshot video YouTube Cronaca Qui torino @Torino Cronaca Qui – amoreaquattrozampe.it)

Tornando a casa da scuola, Camilla ha trovato in giardino un cucciolo di riccio. Dopo averlo salvato, la ragazza si è occupata del piccolo nutrendolo e accudendolo. In un’intervista, la giovane ha raccontato di aver trovato il riccio «Nel giardino, vicino alla vite, era piccolo, abbandonato e affamato. Mi sono subito documentata e ho comprato del latte Esbilac, l’unico che può essere somministrato a queste piccole creature. Ho controllato che non avesse zecche o altri ospiti indesiderati e così l’ho tenuto con me per un po’, in una scatola con un panno di lana e foglie, perché i ricci devono stare al caldo. È rimasto con me fino a quando gli sono cresciuti i denti e ha cominciato a cibarsi da solo. Per lui catturavo qualche piccolo insetto, preparavo pezzettini di mela e altro».

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Camilla ha aggiunto «Questi ricci sono animali protetti e devono vivere liberi, sono intervenuta solo in un momento di emergenza, poi l’ho liberato. Il riccio non è un animale domestico come un cane o un gatto». La ragazza ha poi concluso: «Ogni tanto torna a trovarmi, una capatina veloce per mangiare qualcosa e poi se ne va. Tra poco andrà in letargo, e ci rivedremo in primavera». Il riccio salvato dovrà ora essere reintrodotto in natura.

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I ricci, piccoli mammiferi appartenenti alla famiglia delle Erinaceidae, si contraddistinguono per caratteristiche morfologiche arcaiche che li accomunano ai primi mammiferi comparsi sulla Terra al termine del Cretaceo. Nel riccio grande importanza rivestono gli aculei, che gli permettono di difendersi dai predatori e dalle minacce esterne. Non è insolito trovare in casa o in giardino un riccio. In tali casi occorre accertarsi che le condizioni di salute dell’animale siano buone; in caso contrario è consigliato portare il piccolo mammifero presso un centro per il recupero della fauna selvatica.

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Negli Stati Uniti è abitudine comune tenere in casa i ricci come animali domestici. Si tratta soprattutto di esemplari di erinaceine (nome scientifico di Erinaceinae secondo la classificazione tassonomica di Fischer del 1817). Noto come riccio africano, appartiene alla sottofamiglia della famiglia degli Erinaceidi. Per questi ricci il letargo inizia in autunno per terminare in primavera, dura quindi circa da ottobre a maggio. Durante il letargo, il riccio si ripara tra le foglie secche o in una tana fino ai mesi caldi. I ricci, diffusi in Europa, Asia e Africa, sono animali insettivori. La loro dieta è onnivora e può includere insetti, lumache, ma anche uova di uccelli e diversi tipi di vegetali. (di Elisabetta Guglielmi)

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