Un donna ha chiesto aiuto per un cucciolo di alce separato dalla madre ma le viene detto di lasciarlo lì, dove l’ha trovato
Una donna che vive nella cittadina di Miramichi, nel New Brunswick, in Canada, ha cercato, per ben quattro giorni, di aiutare un cucciolo di alce che era stato separato dalla madre.
Dalla ricostruzione dei fatti, pare che il piccolo di alce sia stato lasciato indietro dalla madre, la scorsa settimana, di preciso giovedì 20 maggio. I due animaletti erano nei pressi di un torrente quando la mamma del cucciolo è scappata, spaventata da un’auto.
Il luogo in cui il piccolo si è ritrovato solo era proprio in prossimità dell’abitazione di Margaret. Da allora il cucciolo di alce ha pianto giorno e notte e vagato, senza meta, alla ricerca di sua madre e del cibo. Vedendo il piccolo animaletto in serie difficoltà, la donna ha cercato un modo per aiutarlo.
Non sapendo come interagire col piccolo di alce e non volendo compiere azioni sbagliate, Margaret ha contattato il Department of Natural Resources and Energy Development per chiedere il loro intervento. Alcuni funzionari del dipartimento della fauna selvatica si sono recati in loco, per valutare la situazione.
I funzionari hanno comunicato alla donna che non poteva prendersi cura del cucciolo e, date le circostanze, hanno concluso che la soluzione migliore sarebbe stata lasciare il piccolo di alce dove era, in modo tale che la madre potesse ritrovarlo.
Ma i giorni trascorrevano, e della mamma del piccolo nessuna traccia. Decisa ad aiutare l’alce a tutti i costi, Margaret ha contattato l’Atlantic Wildlife Institute, una struttura atta a prendersi cura di animali selvatici, ma l’organizzazione le ha risposto che non potevano accettare la sua richiesta di aiuto.
Il direttore della struttura ha chiarito che, purtroppo, esiste un regolamento che impedisce all’organizzazione di accogliere richieste di interventi che riguardano alci o cervi.
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Frustata dall’aiuto negato al piccolo, Margaret ha dichiarato ad una testata locale: “Dovrebbe esserci un qualche tipo di struttura che possiamo raggiungere, o che possa venire a prendere l’animale e portarlo in un posto dove sarà curato adeguatamente”.
Preoccupata per la sorte dell’animaletto che continuava a piangere e a vagare solo, la donna ha deciso di agire. Insieme al marito, Margaret ha condotto il cucciolo al torrente nella speranza che la mamma ricomparisse alla ricerca del suo piccolo.
Ma solo poche ore dopo, l’alce è ritornata nella proprietà della donna.
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Per cercare almeno di calmare il pianto ininterrotto del cucciolo solo ed affamato, Margaret gli ha dato del latte. Decisa più che mai a trovare un lieto fine per il tenero cucciolo, quattro giorni dopo il suo ritrovamento, la donna e suo marito hanno riportato il piccolo al torrente.
Secondo quanto riportato da Cbc News, Dopo alcune ore è apparso un alce adulto con un altro cucciolo. L’animaletto ha cercato di attirare l’attenzione dell’esemplare adulto che ha risposto ai suoi richiami. L’alce ha chiamato a sé il piccolo solo che, senza esitare, lo ha seguito.
Margaret non è sicura che quell’alce adulto sia la mamma del piccolo. Ma è rimasta meravigliata ed emozionata da come l’alce abbia accettato di prendere sotto la sua custodia un piccolo orfano, piuttosto che lasciarlo al suo destino.
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M. L.
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