A volte ci sono delle storie che riportano il sorriso come la vicenda accaduta a fine giugno in Inghilterra, sull’isola di Guernesey, dove un uomo ha trovato un cartone con all’interno un animale, ricoperto di fango e irrigidito, che pensava morto. Tuttavia, il buon samaritano ha ben pensato di dare una morte degna al povero animale, portando il cartone ad un rifugio GSPCA, con la speranza che avesse un microchip e d’individuare in questo modo il proprietario.
Secondo il racconto degli operatori del rifugio, l’uomo al suo arrivo era sconvolto e aveva ricoperto l’animale con una coperta.
Lo staff con calma ha preso la scatola per poi verificare lo stato dell’animale mentre nel frattempo, l’uomo che l’aveva trovata era così nervoso pensando ad un atto di crudeltà che se n’era andato via, tornando a casa, in attesa di uno squillo del rifugio.
Il responsabile del centro, Steve Byrne inizialmente vedendo quel cadavere rivestito di fango sul fondo del cartone aveva pensato anche lui ad un ennesimo caso di maltrattamento e crudeltà nei riguardi degli animali.
A grande sorpresa e un po’ come se fosse protagonista di uno sketch, tirando fuori quella che doveva essere la salma dell’animale, si è accorto che si trattava in realtà di un peluche!
Il mistero svelato ha ovviamente riportato il buon umore nel rifugio e così, Byrne ha subito chiamato il povero uomo preoccupato del destino di quel animale per tranquillizzarlo e la telefonata si è trasformata in una gradevole risata!
Il peluche dopo essere stato lavato è stato esposto al rifugio diventando il simbolo del centro!
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