Un uomo ha riportato il cagnolino che aveva da poco adottato al rifugio perché era troppo gentile per essere un cane da guardia
Ogni cane cerca qualcuno a cui donare il suo cuore e il suo affetto, nulla di più.
Chi adotta un animale domestico dovrebbe essere mosso dalle stesse intenzioni.
Il proprietario di un pelosetto dovrebbe vedere nel proprio quattro zampe un essere da amare e da proteggere.
Per l’appunto, gli animali sono esseri viventi in grado di provare sentimenti ed emozioni, non “cose da possedere”, non “oggetti che devono avere una qualche utilità”.
Ma non tutti hanno la sensibilità di capire un concetto così semplice e basilare, e le conseguenze sono terribili.
Ce lo insegna la storia di Miracle, il cane riportato al rifugio perché era troppo affabile e gentile con chiunque e non svolgeva bene il suo compito di cane da guardia.
Voleva un cane da guardia, lo riporta al rifugio perché troppo gentile
Miracle aveva trovato quello che tutti i cani desiderano: una casa. Lo scorso 10 giugno la cagnolina è stata adottata, ma purtroppo la famiglia che l’aveva accolta non era quella giusta per lei.
A distanza di meno di un mese, il quattro zampe è stato riconsegnato al City of San Bernardino Animal Services. Il Pit Bull Terrier di poco più di due anni è stato trasportato su un rimorchio in metallo in una giornata rovente, una condizione decisamente pericolosa per i cuscinetti delle sue zampe.
La pelosetta era dolce e obbediente, come sempre, e lo staff del canile non riusciva a capire cosa fosse andato storto. Così i volontari hanno chiesto al suo proprietario il motivo di tale decisione e la risposta che hanno ricevuto li ha lasciati senza parole.
Il padrone di Miracle ha dichiarato che il Pit bull era troppo gentile e affabile con le persone per essere un cane da guardia, per cui lo ha riportato al rifugio.
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Così, dopo aver vissuto in una casa per circa un mese, la cagnolina è tornata di nuovo a stare in un box. In tutta questa storia, l’aspetto più commovente resta la tenera e toccante reazione della cucciola.
Infatti, nonostante la delusione e l’abbandono dei suoi temporanei padroni, Miracle continua a sorridere ai volontari, anche se chiusa in una gabbia.
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Se da un lato lo staff del rifugio è dispiaciuto per la triste esperienza della cucciola (oltre che sconvolto dal fatto che sia stata riconsegnata per il suo carattere dolce), dall’altro è rincuorato dal pensiero che la cagnolina sia stata sottratta alle indegne mani dei suoi adottanti.
Miracle merita una famiglia che apprezzi la tenerezza dei suoi occhi e non le caratteristiche della sua razza. Questa cagnolina vuole solo dare e ricevere amore. Un amore puro, quello di cui solo i cani sono capaci.
Antonio Pinto