Trento protesta contro l’abbattimento di orsi: la posizione della Lav

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By Gabriele

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(licenza CC-BY-2.0)

Dopo la morte dell’orsa KJ2, in Trentino proseguono le proteste contro le scelte politiche delle province autonome di Trento e Bolzano. Queste – come noto – riguardano l’abbattimento di animali. La Lav ha indetto per domenica 10 settembre a Trento una manifestazione insieme ad altre associazioni animaliste. Spiega Massimo Vitturi, responsabile Area Animali Selvatici: “Ci appelliamo al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Presidente della Repubblica Mattarella”. Sono le alte cariche dello Stato che non devono apporre “la loro firma a questo nuovo abominio”. Per la Lav questo “comporterebbe il massacro di animali protetti dalle direttive comunitarie, della cui violazione saranno ritenuti responsabili tutti i cittadini italiani”.

Una manifestazione animalista dei giorni scorsi aveva scatenato polemiche per gli insulti rivolti alla vittima dell’aggressione di Terlago, dalla cui denuncia era partita la caccia a KJ2. Più pacati dovrebbero essere i toni della protesta di domenica 10 agosto. La Lav intanto rileva che l’autonomia in materia di grandi carnivori sarebbe “un vero e proprio affronto istituzionale”. Secondo gli animalisti, si vuole “togliere di mezzo il controllo che lo Stato è chiamato ad esercitare sulle eventuali deroghe allo stringente regime di protezione cui sono sottoposti gli animali. Una inaccettabile arroganza delle due province autonome”, scrivono. Trento e Bolzano avrebbero “ottenuto mano libera sui calendari venatori per impedire i ricorsi al TAR che negli scorsi anni hanno salvato migliaia di marmotte”. Ora invece “se la prendono con lupi e orsi”.

L’allarme della Lav

Attraverso il proprio sito web, la Lav lancia un allarme: “Le province autonome di Trento e Bolzano hanno inviato nei giorni scorsi ai Ministeri competenti uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale”. In base a queste norme, “intendono demolire le garanzie imposte per la gestione di Orsi e Lupi dalla Direttiva Habitat”. Queste garanzie vietano “cattura, uccisione e detenzione, salvo deroghe in casi eccezionali”.

In altre parole, insistono gli animalisti, “Trento e Bolzano vogliono mano libera per poter decidere, senza troppi intralci, della vita e della morte di Lupi e Orsi che vivono in quelle zone”. La Lav conclude: “Se la proposta fosse approvata dal Consiglio dei Ministri le due Province autonome non avrebbero più bisogno di alcun pretesto per uccidere Lupi e Orsi, il cui abbattimento diverrebbe una prassi gestionale”.

Vitturi è chiaro nel suo messaggio: “Faremo sentire forte la nostra voce per la spietata uccisione di KJ2 e il conseguente abbandono a sé stessi dei suoi cuccioli”. Inoltre, “chiederemo con forza alla politica locale il rispetto del progetto Life Ursus”. Questo “prevedeva uno specifico capitolo per la diffusione di informazioni allo scopo di favorire la convivenza tra orsi e le attività umane”.

 

GM

 

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