Per oltre 20 anni, tre esemplari di orso hanno passato la loro vita dietro alle sbarre di una gabbia, lungo una strada degli orrori che portava ad un zoo in Pennsylvania. Questi poveri orsi doveva essere l’immagine dello Zoo e fare spettacolo. La struttura era stata chiusa del 1995 per aver violato i diritti degli animali: i tre orsi, Fifi, Bruno e Marsha furono però lasciati in quelle gabbie a causa di cavilli giuridici.
A distanza di 20 anni dalla chiusura dello Zoo, nel 2014, la People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), è riuscita ad ottenere la custodia di questi orsi quotidianamente umiliati: non solo le sbarre delle loro gabbie davano sulla strada, per cui i passanti, ciclisti o automobilisti erano liberi d’infastidirli; gli orsi erano stati anche depredati della loro natura e del loro istinto in quanto non avevano un luogo dove ibernarsi. Inoltre, uno dei tre, Fifi, l’esemplare più anziano, soffriva d’artrite.
Un libertà e una dignità negata riscattata dopo decenni: i tre orsi sono stati liberati lo scorso luglio e trasferiti nel centro di recupero animali selvatici, The Wild Animal Sanctuary in Colorado, dove hanno potuto assaporare e imparare che cosa sia la libertà in quindici ettari di parco dove potranno andare anche in letargo!
“Non credevano ai loro occhi. Dopo vent’anni questi orsi hanno potuto finalmente scoprire che cosa sia la libertà, foraggiarsi, fare il bagno e arrampicarsi”, ha commentato il responsabile della fauna selvatica della Peta, Brittany Peet.
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