Trasporto animali vivi: bovino agonizzante in un camion
La tutela del benessere degli animali riguarda anche gli animali da reditto. Le condizioni di allevamento, di trasporto e di macellazione devono rispettare delle norme che mirano a non provocare dolore e sofferenza agli animali.
Tuttavia, questi parametri vengono spesso violati. E’ quanto accaduto presso il casello autostradale di Grottaminarda nella provincia di Avellino in Campania. Un pattugia della Polizia stradale ha fermato per un controllo un camion che trasportava animali vivi destinati al macello.
Effettuando il controllo è emerso che un bovino era in gravi condizioni. L’esemplare era disteso a terra con problemi respiratori e non riusciva ad alzarsi. L’animale, secondo quanto riportano i quotidiano locali, era inoltre legato in malomodo alle corna con una corda, annodata al mezzo.
Il mezzo è stato fermato e scortato presso la sede del macello. Gli agenti della polizia si sono accertati che l’esemplare agonizzante non fosse macellato, ma bensì soppresso immediatamente dal veterinario di turni.
Il giovane trasportatore di 28 anni è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento per il reato di maltrattamento di animali, previsto e punito dall’art. 544 ter del Codice Penale.
In vista delle prossime festività, come Pasqua, attesa il 1° aprile, si apprende che la Polizia Stradale di Avellino unitamente alla ASL intensificaranno i controlli. Ovviamente, le unità relative ad ogni provincia e regione applicheranno gli stessi controlli. Troppi animali vivi sono vittime quotidianamente di sopprusi e violenze di ogni tipo. Per andare incontro alle esigenze di mercato, la catena alimentare è spesso portato a violare determinate norme in materia. A cominciare dal trasporto degli animali che necessita di mezzi adeguati. Non a caso, proprio questo ambito si rivela uno degli obiettivi prioritari della Polizia Stradale. Controlli mirati a garantire il benessere degli animali.
Animali sottoposti a sofferenze inutili, a forti stress. Proviamo solo ad immaginare ai migliaia di agnelli che saranno strappati dalle loro madri durante il periodo di Pasqua. Trasportati in condizioni precari, sottoposti al dolore dell’allontamento della madre e poi scaricati in un macello dove regna l’odore della morte dei loro simili. Molti video denunce condotti nell’ambito delle inchieste di organizzazioni animaliste hanno mostrato l’orrore al quale vanno incontro questi poveri animali. Agnelli, ma anche vitelli, maiali o pecore strappati dal loro habitat, sottoposti ad un viaggio stressante e lasciati in un macello. Animali costretti ad essere manipolati da sconosciuti e a camminare sul sangue versato di altri anmali.
Una catena alimentare che premia la violenza e la sofferenza che dovrà sicuramente essere ripensata.
C.D.
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