E’ stata condannata a non poter avere più animali per 10 anni la donna che ha ignorato più volte le chiamate dell’RSPCA che le intimava di portare Bobbi, un cane di grossa taglia per un controllo, dopo che alcuni ispettori avevano ricevuto una segnalazione sul maltrattamento del cane. Il cane era ricoperto di zecche
Per 10 anni non potrà più avvicinarsi a un cane, la donna che è stata anche condannata al pagamento di 5.000 dollari dopo che il suo Bobbi un Bullmastiff è stato esaminato dei veterinari dell’RSPCA che hanno decretato le pessime condizioni dell’animale.
Solo all’interno dei padiglioni auricolari sono state rinvenute centinaia di zecche, per non parlare del resto del corpo.
Bobbi il cane ricoperto di zecche maltrattato dalla sua proprietaria
Si tratta infatti di migliaia di animaletti attaccati alla vita del povero Bobbi, un cane che doveva essere curato e amato dalla sua proprietaria, e che invece è stato abbandonato a se stesso patendo atroci sofferenze.
Gli ispettori avevano contattato più volte la donna intimandogli di portare il suo cane ad una visita dal veterinario, ma a quanto pare la donna aveva ignorato le chiamate e i messaggi. La donna di 33 anni aveva risposto solo una volta a un messaggio di testo scrivendo “Bobbi sta bene!”.
Ma la realtà, era moto diversa dalla descrizione di benessere della donna , quando infatti dopo continui richiami l’RSPCA ha deciso di agre sequestrando il cane, le condizione di Bobbi erano veramente pessime e non tutti credevano che sarebbe riuscito a riprendersi.
Al sequestro infatti il cane era anemico, letargico , aveva la febbre molto alta e soffriva della malattia ehrlichiosi una malattia che si trasmette tramite le zecche.
Il cane ne era infatti completamente ricoperto, lasciando i veterinari in visita profondamente scioccati dalla enorme quantità di zecche attaccate al corpo del povero Bobbi.
Del grosso cucciolo in condizioni pessime , sono state scattate infatti diverse fotografie che confermano quante zecche fossero sul suo corpo, testimoniando quindi il maltrattamento da parte della sua proprietaria.
Durante l’udienza per la condanna è infatti stato confermato che per diverso tempo gli ispettori avevano contattato la donna e che quindi il cane aveva patito in quelle condizioni per diverse settimane.
La signora è stata dichiarata colpevole per crudeltà sugli animali e mancato rispetto di una direttiva scritta.
La direttrice esecutiva della RSPCA, Hannah Dreaver, che dirige le operazioni sugli animali e le forze dell’ordine ha infatti testimoniato che le condizioni di Bobby erano gravissime “Le sue orecchie hanno quasi sfidato la convinzione che ci fossero così tante zecche”.
“Deve essere stato così doloroso per Bobbi e il prurito l’avrebbe fatto impazzire, per non parlare della febbre e dell’anemia che lo facevano sentire così male.
“Non c’è mai una scusa per lasciare che un animale soffra come ha fatto Bobbi . Quando abbiamo chiamato la proprietaria e le abbiamo ordinato di portare Bobbi da un veterinario, non ha ancora acconsentito”.
Fortunatamente dopo varie terapie riabilitative Bobbi ora sta bene la direttrice dell’RSPCA ha infatti asserito : “è felice e in salute”
“È uno dei più grandi coccolosi che abbiamo mai incontrato”.
La storia di Bobbi fortunatamente ha un lieto fine, ma se gli ispettori dell’RSPCA non fossero intervenuti, il cane sarebbe probabilmente morto tra atroci sofferenze. In molti infatti pensano che la donna, non dovrebbe più avere animali per tutta la vita, e non solo per 10 anni.
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Mariano Orlacchio