Un cane vive dallo scorso mese di agosto segregato sul balcone di casa, e sia di notte che di giorno i suoi proprietari non lo lasciano mai entrare. In più la superficie del terrazzino sul quale il quattrozampe è costantemente esposto alle intemperie è di un misero 2×1 mq, non lasciandogli dunque lo spazio necessario per poter vivere decentemente.
A denunciare questa condizione è Enrico Rizzi, presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, il quale ha presentato un esposto contro i padroni del povero cane, provvedento ad inoltrare tre denunce alle autorità competenti, tra le quali la Polizia Municipale ed il Questore della città siciliana.
Eppure da cinque mesi lo sfortunato quattrozampe è ancora lì, senza che nessuno faccia qualcosa per salvarlo. Lo fa sapere il NOITA (Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali) in una nota ufficiale. Addirittura Rizzi fu fatto oggetto di una aggressione dai proprietari dell’animale in occasione di un intervento del Corpo Forestale e della Polizia di Stato da lui guidato.
Quindi oltre a maltrattamento di animale, gli autori di questo misfatto ancora impunito dovranno rispondere anche di resistenza ed aggressione a pubblico ufficiale. Qualche giorno fa proprio lui ha sollecitato l’intervento del 113 e l’abitazione in questione è stata raggiunta da un’auto dei dirigenti della Questura, che pur avendo constatato una situazione di maltrattamento evidente ai danni del cane, hanno negato il sequestro dello stesso.
E questa è una situazione che il NOITA non riesce a spiegarsi e che ritiene inaccettabile. Il movimento però non si arrende e non ritiene certo la faccenda conclusa qui; la nota si chiude con la promessa che verrà fatto tutto il possibile per far si che la situazione inerente lo sfortunato animale possa cambiare il più presto possibile. Un episodio del genere era capitato anche a Roma pochi giorni fa.
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