Traffico di cuccioli: al via nuova campagna europea

Traffico di cuccioli: al via nuova campagna europea

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L’Eurogroup for Animals ha lanciato la nuova campagna europea Protect our Pets contro il commercio di esseri senzienti, con la collaborazione della Lav per l’Italia.

Al fine di tutelare gli animali dal traffico illegale è stata promossa anche la petizione per chiedere all’Europa di adottare delle regole comuni e sistemi univoci di registrazione e identificazione degli animali. Non a caso, la stessa Fondazione Brigitte Bardot per la Francia, avviando una campagna per promuovere le adozioni dei cani nei canili, ha proprio denunciato il sistema delle vendite dei cuccioli provenienti dall’Est senza un controllo (clicca qui)

“Rendiamo visibile l’invisibile” è lo slogan adottato dalla Lav, che invita a firmare la petizione, sottolineando come l’Italia è uno dei paesi d’arrivo di questi traffici, con animali provenienti soprattutto dall’Est Europeo. Un fenomeno che già nel 2001 fu denunciato dalla Lav lancia al quale seguirono nel 2008 la campagna “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli” e l’approvazione, nel 2010 della legge 201/2010, con la quale il Belpaese per primo in Europa ha introdotto il reato di traffico illecito di animali da compagnia.

Per poter combattere questo fenomeno illegale, che coinvolge circa 300mila animali affezioni commercializzati illegalmente, è possibile creare un sistema di identificazione e registrazione comune fra tutti gli Stati Membri dell’Unione.

Inoltre, questo sistema aiuterebbe a tutelare il benessere degli animali che molto spesso vengono allevati in condizioni disumane, con legami di consanguineità per poi essere trasportati in furgoni e bagagliai lungo enormi distanze. Ovviamente questi cuccioli già fragili in partenza, muoiono nella maggior parte di casi poco dopo il loro arrivo oppure hanno delle malattie che richiedono cure molto costose.

La petizione chiede ai membri del Parlamento Europeo:

1) rendere obbligatoria l’introduzione di sistemi nazionali armonizzati per l’identificazione e la registrazione degli animali d’affezione in ogni Stato Membro, basati sul sistema già adottato per gli equini.

2) armonizzare su tutto il territorio UE i requisiti di identificazione e registrazione degli animali d’affezione.

 

Firma la petizione clicca qui

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