Unione Europea pronta a combattere il traffico illegale del commercio dei cani e dei gatti con un’anagrafe comune a tutti i paesi europei
Se ne parla da molto tempo. La necessità di un’anagrafe canina e felina a europea per contrastare il triste fenomeno del commercio illegale di cani e gatti in Europa. Gli eurodeputati hanno votato un piano d’azione per combattere il traffico illegale degli animali che conta su un giro d’affari milionario ogni anno.
Il nuovo piano prevede di regolamentare il settore:
– obbligo di registrazione dei cani e gatti negli allevamenti di animali
– nuove norme per introdurre il paese d’origine dell’animale
– maggiori monitoraggi e controlli da parte dei paese membri nel proprio territorio
– inasprimento delle sanzioni per chi viola la direttiva europea
Secondo le stime, ogni mese sono venduti 46 mila cani nei paesi dell’UE. La maggior parte di questi animali è priva di registrazione e microchip. “Un vero e proprio mercato nero pari alla criminalità organizzata del traffico delle droge”, spiega l’eurodeputato francese Pascal Durand (LREM – Renew Europe).
La linea degli eurodeputati è quella di contrastare quello che l’Interpol definisce il traffico di animali selvatici e da compagnia, il terzo commercio in tutto il mondo, dopo il traffico delle armi e delle droghe.
L’invito è rivolto ai paesi membri e alla Commissione Europea a inasprire le sanzioni destinate agli allevatori che violano le norme sul commercio degli animali.
L’origine dell’animale deve essere specificata dagli allevatori. Un bouldogue francese allevato in Bulgaria costa 50 euro all’allevatore da dove viene poi rivenduto a 450 euro ai commercianti e oltre 1100 euro agli acquirenti.
Oltre all’anagrafe canina e felina europea e all’inasprimento delle sanzioni, gli eurodeputati chiedono maggiori controlli nei paesi Ue soprattutto per quanto riguarda i veterinari complici di questo commercio. E’ quanto evidenzia Pascal Durand, coautore di un libro intitolato “L’Eurpa degli animali” pubblicato nel marzo 2019 assieme a Christophe Marie, portavoce della Fondation Brigitte Bardot.
I trafficanti trasportano senza problemi gli animali all’interno dello spazio Schengen senza essere controllati. Cani e gatti ma anche altre specie trasportati in condizioni non idonee, cuccioli strappati troppo presto dalle loro madri, malati o con patologie genetiche ereditarie collegate alla consanguineità, senza che vi sia un controllo veterinario che miri a tutelare le razze.
Gli eurodeputati hanno invitato la Commissione Europea e i Paesi membri a delineare una nuova direttiva che dovrà entrare in vigore a partire dal 2021, in linea con la norma attuale sul benessere degli animali per contrastare il commercio illegale e l’industria dei cuccioli e regolamentare gli allevamenti.
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C.D.
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