Una storia di ordinaria follia quella che si è verificata nel riminese. Un uomo di 76 anni, residente a Rimini, ha deciso di “farsi giustizia” da solo in una maniera a dir poco viscida.
I fatti risalgono a circa 12 mesi fa, ma sono venuti alla luce soltanto da poco tempo. L’uomo, che ha degli animali, viveva in una casa confinante con quella della sorella, una donna invalida di 60 anni e sua figlia, che possedeva un cane e un gatto. L’uomo andava letteralmente fuori di testa quando gli animali della nipote entravano nel suo giardino, e più volte aveva promesso di ucciderli se questo si fosse verificato di nuovo. Da qui la follia dell’uomo, che ha deciso di mantenere fede alla sua parola. Ha catturato il gatto con una tagliola e lo ha poi sviscerato, ributtandolo a quel punto dall’altra parte del giardino. Mentre il cane, anch’esso catturato con una tagliola e rimasto ferito ma è riuscito a sopravvivere.
La donna una volta appurato l’accaduto, in evidente stato di choc, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che una volta appurato l’accaduto hanno denunciato l’uomo, con l’accusa di uccisione di animali. Un reato prevede una pena di reclusione fino a due anni. Ieri si è aperto il processo, speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che finalmente chi perpetra violenze contro gli animali paghi la giusta pena che gli spetta. L’uomo è stato rinviato a giudizio. La prossima udienza è stata fissata al 7 febbraio 2017, occasione in cui sarà ascoltato l’imputato.