Dramma a River Rouge, nel Michigan, dove un cagnolino è stato torturato e bruciato vivo dopo che aveva morso il figlio del proprietario del cane. L’uomo di 27 anni è stato subito arrestato.
Il cane di taglia piccola, uno Shih Tzu di un anno, di nome Brandy, era della compagna dell’uomo che sarebbe scattato dopo che il cane avrebbe morso il loro figlio.
Accecato dalla rabbia, il giovane ha preso il cane, portandolo all’esterno dell’abitazione, dapprima lo ha picchiato e poi gli ha dato fuoco. Quando i vicini di casa si sono accorti di quello che stava accadendo, si sono precipitati nel tentativo di salvare il cane, chiamando nel frattempo la polizia.
Purtroppo era troppo tardi e il cagnolino è morto poco dopo l’arrivo degli agenti che hanno solo potuto constatare quanto accaduto.
La donna, affranta e addolorata per la perdita del cane e per il gesto folle del compagno, ha raccontato in un’intervista alla mittente foxnews di avere il cuore spezzato, spiegando che il compagno amava gli animali: “Non è questo tipo di persona, non so cosa sia successo, non ha mai fatto del male ad un animale o un gesto simile. Per anni ha avuto problemi psicologici e recentemente ha perso una persona della sua famiglia. Per una frazione di secondo ha perso il suo equilibrio che stava cercando di curare”, ha raccontato la donna.
“Gli animali sono proprio come gli esseri umani hanno il diritto di vivere. Qualcosa di simile è un fatto orribile”, ha commentato il vicino di casa che ha allertato le forze dell’ordine.
Al momento, il giovane uomo resta in carcere e considerando i problemi psicologici non è ancora chiaro il reato per il quale sarà accusato. Ancora una volta, un crimine commesso contro un animale mostra la pericolosità di alcuni individui. Non a caso, dai rapporti sulla violenza contro gli animali viene sempre evidenziato la relazione con persone che hanno disturbi psicologici e questo caso è l’ennesima prova.
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