Immagini che ritraggono mentre il cucciolo di cinghiale viene portato via, sono arrivate all’attenzione dell’ Enpa che procederà denunciando
A volte si possono compiere dei gesti sconsiderati non rendendoci conto effettivamente delle conseguenze che questi provocano. In alcuni casi ci possono essere scusanti, giustificazioni riuscendo così a cavarcela. In altri casi però, non c’è motivazione che regga. Non ci sono validi motivi per i quali si possa passare sopra un atto compito per puro egoismo e divertimento. Non esiste un valido perché alla nostra cattiveria.
Si dice che si capisca chi siamo dal modo nel quale ci rapportiamo con gli animali, qualsiasi animale, e se è vero l’essere umano deve rivedere le proprie priorità. Le storie di abbandono, maltrattamento e sfruttamento che leggiamo in continuazione sono solo la prova che non abbiamo cuore e che dovremmo iniziare ad avere più rispetto per il mondo che ci circonda.
Gli animali non sono il nostro sfogo personale alle frustrazioni della vita, o il mezzo per diventare popolari, ma esseri viventi che meritano amore e dedizione. Un gesto sconsiderato, forse fatto senza pensare a quello che sarebbe potuto accadere, ma soprattutto quello che avrebbe significato per l’animale, è avvenuto qualche giorno fa, dove alcune immagini ritraggono un giovane ragazzo mentre, probabilmente per qualche like, porta via dalla mamma un cucciolo di cinghiale.
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“E’ bracconaggio lo denunciamo” così le dure parole del Cras Enpa di Perugia, Ente Nazionale Protezione Animali, per descrivere il gesto compiuto dal giovane ragazzo che immortalato da un video girato dai suoi amici, toglie un cucciolo di cinghiale dalla mamma per poi portarlo via con se.
Distraendo la mamma con del cibo, e riuscito nell’impresa, postando poi sui suoi social una foto, dove tiene saldo il piccolo, scrivendo “abbiamo rimediato il pranzo“. Nel video si sentono distintamente i grugniti impauriti del povero animale che probabilmente neanche capiva cosa stesse accadendo, ma solamente che non era più insieme alla sua mamma. Preoccupanti sono anche le faccette sorridenti di risposta al post pubblicato dal ragazzo, che stanno a significare che qualcuno ha ritenuto divertente un post del genere.
Il Cras Enpa di Perugia, una volta giunto alla loro attenzione il post, non ha esitato a sporgere regolare denuncia ai Carabinieri Forestali. Già orribile di per se l’atto, ma la cosa che fa infuriare di più l’Enpa è la finalità per la quale sia stato fatto: ricevere più like.
“Siamo sconvolti e indignati dall’accaduto” dichiara il Cras Enpa di Parma “tanto più che il video è stato pubblicato con la finalità di ottenere qualche stupido like in più“. Continuano con il spiegare che il gesto compiuto è bracconaggio, e che verso chiunque lo pratichi si può agire per vie legali.
“Ci aspettiamo che le istituzioni diano risposte
sensate e pene certe a questo problema” esprimono la loro speranza per combattere questa piaga, e che atti come questo non restino impuniti agli occhi della legge.
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F.D.M
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