Nel periodo natalizio si intensificano i casi in cui a fare da regalo in molte famiglie sono dei cuccioli. E questa cosa, se da un lato rappresenta una bella cosa visto che l’ingresso in casa di un piccolo quattrozampe è sempre un bel motivo di gioia e felicità, dall’altro non deve far calare l’attenzione sul fatto che stiamo parlando comunque di esseri viventi, e non di oggetti. È l’idea che anche i più piccoli devono farsi, e per questo motivo vanno responsabilizzati, perché bisogna capire che un cagnolino non è un giocattolo. E lo stesso vale anche per gli adulti. Molti genitori, sembra quasi incredibile a dirsi, sottovalutano gli oneri che l’avere un quattrozampe in casa comporta.Volendo, questo discorso si può estendere anche ad altri ambiti, dal momento che ci sono alcuni allevatori che gli animali li rispettano, ed altri che non se ne curano e li vedono solo come un modo per poter guadagnare più soldi possibili. Difatti esistono degli allevamenti nei quali le cagnette vengono ‘spremute’ per farle partorire il più possibile, allo scopo di vendere i suoi cuccioli, uccidendo il più delle volte quelli nati deformati o malati ed anche le stesse cagnette, quando non sono più in grado di assolvere al proprio compito.
Adesso giunge notizia dall’Inghilterra che il governo presieduto dalla premier Theresa May intende stroncare del tutto queste ‘fabbriche di cuccioli’. La stessa May ha affermato di voler far cessare la vendita di cagnolini appena nati senza la presenza della loro mamma. Questo dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo riguardo alla vendita online. I cagnetti non potranno quindi essere divisi dalla loro mamma prima di essere venduti, e le transazioni dovranno avvenire di persona, allo scopo di ostacolare il più possibile il traffico illegale di cuccioli. Verranno anche regolamentate le inserzioni pubblicitarie sia online che attraverso altri canali, e dovranno essere rese note alcune informazioni nel dettaglio come paese d’origine, di residenza e numero di licenza degli animali interessati.
Tutti questi accorgimenti andranno a far parte della ‘Legge di Lucy’, un insieme di normative che prende il nome da una cagnolina salvata proprio da una di queste fabbriche di cuccioli. L’animaletto ha dovuto subire tanti maltrattamenti, come ad esempio il dover vivere perennemente in una gabbia talmente stretta da causarle dolorose abrasioni. L’animaletto è stato poi messo in salvo ed ospitato al rifugio ‘Manyy Tears Animali Rescue’ che sorge in Galles. È poi stata accolta dalla signora Garner, e grazie all’amore ricevuto Lucy è riuscita a mettersi in forma ed in salute, pur presentando dei disturbi psicologici evidenti. La sua storia risale nel 2013, da allora per fortuna tutto è andato per il meglio, fino a quando poi Lucy se n’è andata via. Ma in sua memoria si spera che tanti altri animaletti dolci non soffrano più. Un cane altrove è stato salvato invece grazie a Facebook e ad un messaggio inviato all’improvviso.
A.P.
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