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Terremoto, il sinistro presagio animale mezzora prima del disastro

Il terremoto non vuole finirla di martoriare l’Umbria e le Marche, già provate dal terribile sisma dello scorso 24 agosto assieme ai comuni confinanti del Lazio. Nei giorni scorsi l’incubo si è ripetuto in particolare a Norcia e dintorni, così come si ebbe anche nel 1997. Scossa di magnitudo 6.5, la più elevata mai registrata prima dal 1980, addirittura superiore al disastroso movimento tellurico dell’Irpinia o dell’Aquila.

Una cosa ormai già nota e  risaputa, ripetuta da ieri in tutti i telegiornali e notiziari oltre che sul web. Miracolosamente però non ci sono state vittime, e molto contenuto è stato anche il numero dei feriti: circa una ventina. Un primo avvertimento lo si aveva avuto la scorsa settimana: il 26 ottobre un nuovo terremoto ha persuaso parecchi abitanti dei piccoli centri che costellano l’Appennino a lasciare le proprie abitazioni, prima dello sciame che ha portato in dote il cataclisma vero e proprio, in grado di sconvolgere la vita di persone ed animali.

Ed ‘Il Corriere della Sera’ parla di una sorta di tetro avvenimento giunto mezz’ora prima del tragico ed indesiderato evento: nel paesino di Valnerina sono stati uditi in maniera ben distinta degli ululati, partiti dai cani domestici e non presenti sul posto. I quattrozampe hanno avvertito prima di tutti le vibrazioni provenienti dalle viscere della terra, e questa non è certo una novità.

Non è la prima volta che si sente una notizia del genere, con i cani e gli animali in genere molto sensibili ai fenomeni naturali. Anche in occasione di altri eventi straordinari e sicuramente più benevoli come le eclissi il loro comportamento. Ed anche nel caso di disastri naturali i cani sono i primi a sentire tutto, visto che viaggiano su altre frequenze.

Valerio de Rubeis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spiega proprio questa particolarità dei cani: “Loro sentono il rumore molto basso prodotto dai movimenti tellurici, al quale contribuiscono anche la vibrazione di palazzi ed edifici oltre che la propagazione delle onde sismiche in aria dal sottosuolo. Si tratta di un effetto “altoparlante” che i cani sono capaci di sentire per primi”.

“I terremoti – conclude de Rubeis – producono effetti acustici a bassissima frequenza, che l’uomo con il suo apparato uditivo non può intercettare. I cani invece si, e per questo motivo si innervosiscono”.

 

Antonio Papa

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Antonio Papa

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