A Terni si è sfiorata la tragedia nella mattinata di sabato, quando il proiettile partito dall’arma di un cacciatore ha sfondato la finestra di un istituto professionale in pieno orario di lezione, finendo il proprio volo di 400 metri nel muro di un corridoio, ad altezza d’uomo. Per fortuna nessuno era in transito al momento dell’impatto del colpo con la parete, ma il caso riaccende le polemiche, già parecchio roventi, della caccia in prossimità dei centri abitati. Diversi sono stati gli episodi nei giorni scorsi che hanno scatenato le proteste degli abitanti di diverse zone interessate dal fenomeno, e nella fattispecie della fatalità sfiorata a Terni è intervenuta l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, da sempre una paladina dei diritti degli animali e contraria alla caccia.
L’Associazione Vittime della Caccia fa sapere che nel 2015/2016 ci sono stati 18 morti accidentali legate allo svolgimento dell’attività venatoria con ben 72 feriti. E 17 delle vittime sono decedute tra febbraio ed agosto, dunque fuori stagione. Dati che devono far riflettere.
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