“Doug to the Rescue”, la serie documentario che dimostra come la tecnologia e un pilota di droni potrà aiutare gli animali
La parola tecnologia a volte spaventa. Forse perché è l’esempio palese del mondo che avanza e con il quale non sempre riusciamo a stare al passo.
Sempre più serie tv e film, hanno come concetto di base proprio questo. Cose impensabili che grazie alle nuove tecnologie, sempre più avanzate, possono diventare possibili: da robot con sembianze canine che ci consegneranno il cibo, macchine nello spazio a codici sempre più avanzati che permettono di cambiare il nostro DNA.
Inutile negarlo, oltre ad affascinare può far paura. Però poi basta sentire di come il connubio tra tecnologia e la geniale mente dell’essere umano riesca a creare meravigliosi prototipi, che forse fa rinascere in noi una flebile speranza che tutto ciò non possa essere così malvagio.
Un caso ad esempio è quello di Douglas Thron, direttore della fotografia in un film, che unendo la sua passione ad una geniale idea cambierà la vita di molti animali.
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Con i fenomeni naturali, sempre più frequenti, sempre più catastrofici e in grandi dimensioni, ci ritroviamo spesso davanti a delle notizie le quali ci fanno fermare a pensare come sia possibile che qualcuno ancora non abbia trovato un modo per salvare quei smarriti animali, magari dopo una frana o un’alluvione.
Ed è qui che entra in azione Douglas Thron e il suo drone. Mentre lavorava alla realizzazione di un film sugli animali selvatici, è rimasto affascinato dall’utilizzo del telescopio ad infrarossi che rintracciava animali dopo un incendio.
L’idea nella sua testa era chiara, mettere uno di quei telescopi su un drone per poter salvare più animali possibili. Così è stato assembrato, e con la miglioria di uno zoom e di non emettere suoni forti, per non spaventare gli animali che versano magari già in condizioni critiche come feriti o bloccati in posti angusti, è possibile rintracciarli, soprattutto non essendo importante la loro grandezza.
Infatti testando il drone, è riuscito ha visualizzare animali anche di misure ridotte come quelle ad esempio di un topo.
Appena gli animali vengono trovati dal drone, una squadra di esperti si recherà sul posto per poter intervenire.
Numerosi i viaggi effettuati da Douglas Thron in questi due anni, spostandosi tra l’Australia, l’Oregon, le Bahamas, la Louisiana e Porto Rico.
Ed è proprio Thron e la sua tecnologia ad essere stati ingaggiati dal World Wildlife Found, per dare una mano durante l’orribile incendio che ha colpito l‘Australia nel 2020.
Il suo stupefacente lavoro, è stato ripreso in un documentario diviso in sei parti dal nome “Doug to the Rescue“. Ed è proprio nell’ultima puntata che lo ha aspettato una dolce sorpresa.
Dopo aver cercato e rintracciato un cane dato per disperso dopo l’abbandono, a San Bernardino tra le montagne, Thron insieme alla ragazza hanno deciso di adottarlo, e così Ghost, questo il suo nome, dopo quella terribile disavventura adesso li segue in giro per il mondo, ricoperto di attenzione e amore.
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Dopo aver salvato tantissimi animali, Thron è deciso a voler addestrare più piloti, così da diventare qualificati nell’utilizzo di questa nuova tecnologia.
“Con i disastri naturali sempre più grandi, il mio obiettivo finale è quello di avere un ranch di salvataggio degli animali” così racconta il suo sogno “in cui le persone possano adottare
questi animali perché della maggior parte i proprietari non vengono mai trovati o vengono abbandonati“.
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F.D.M
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