Vigevano: tagliano un albero e distruggono un nido di cinciallegra
Sappiamo bene quanto siano preziosi gli alberi per l’ambiente e per noi esseri viventi.
Molte sono le campagne di sensibilizzazione per fare in modo che il taglio di queste piante avvenga in modo coscienzioso. Ma c’è un altro importante aspetto che non bisogna trascurare: gli alberi rappresentano anche la casa di molti animali.
La varietà di inquilini ospitata da queste piante è straordinaria, come ad esempio: uccelli, conigli selvatici, picchi, scoiattoli e gufi.
Per tutti questi motivi, ciò che è accaduto in viale Mazzini, a Vigevano, non è da sottovalutare. Nelle scorse settimane, in questa zona è stato abbattuto un albero, un ippocastano per l’esattezza, che ospitava un nido di cinciallegra.
Pochi giorni dopo l’accaduto, alcuni abitanti hanno scoperto quattro pulcini di cinciallegra nella zona in cui era appena avvenuto l’abbattimento dell’albero e hanno provveduto ad allertare gli operatori della Lipu, la Lega Italiana Protezione Uccelli.
Il portavoce della Lipu, Fausto Pistoja, si mostra duro nei confronti dell’accaduto ed è intento a richiedere una relazione sulla vicenda da parte dell’amministrazione. Le motivazioni sono da ricercare, appunto, nel ritrovamento dei pulcini. I piccoli hanno poche settimane di vita e sono stati rinvenuti proprio nella stessa zona in cui, circa poche settimane fa, è stato tagliato l’ippocastano. Pistoja, che è anche presidente della consulta ambientale, chiarisce che a maggio non è consentito effettuare potature e ancor di più abbattimenti, se non per motivi impellenti.
L’ippocastano in questione era stato registrato dall’agronomo come un albero appartenente alla categoria c/d, il che significa che non rappresentava un pericolo, ed era stato indicato nella relazione del professionista come “abbattimento da valutare”.
Inoltre, il tronco reciso dall’albero era sano e presentava alcune cavità, per cui è presumibile che ospitasse al suo interno un nido di cinciallegre.
L’attivista di Vigevano Sostenibile, Pistoja, prosegue sottolineando che la legge 157 del 1992 in materia di fauna selvatica non lascia molto spazio a dubbi. La potatura degli alberi e delle siepi deve essere eseguita tenendo in considerazione il periodo di riproduzione e di nidificazione degli uccelli.
I cittadini che hanno trovato i quattro piccoli hanno provveduto a portarli al sicuro e a dargli del cibo. Purtroppo ormai la loro casa è andata distrutta L’unica cosa che Pistoja ha potuto fare, è stata posizionare una cassetta nido su un altro albero, sempre nella stessa via. Pochi istanti dopo, è accaduto un episodio inaspettato: un’altra piccola di Cincia è spuntata da una macchina. Ora, tutti e cinque i pulcini recuperati sono sani e salvi.
Se volete conoscere un altro intervento della Lega Italiana Protezione Uccelli, potete leggere anche: Tornano le rondini, Lipu: Distruggere i loro nidi è vietato
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Manuela Lucugnano
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