Passeggiando con il suo cane, in barba al suo comportamento aggressivo verso gli altri cani, lo lasciava incustodito. Questo fatto è costato caro al proprietario di un pit bull, che nella zona di Vercelli ha più volte creato il panico, fino ad arrivare addirittura ad uccidere un cane durante uno dei suoi raid. I fatti risalgono al 21 novembre scorso, dove il padrone di un cucciolo, brutalmente aggredito dal cane divenuto ormai ingestibile, ha sporto denuncia presso i Carabinieri. Il cane in questione, e soprattutto il suo proprietario sul quale è ricaduta tutta la colpa degli accadimenti, erano già sotto torchio dopo un episodio che era costato la vita ad un’altro cucciolo, colpito a morte dalla morsa e dalla ferocia del pit bull durante uno dei suoi consueti scatti di ira. La sentenza del tribunale, dopo il processo subito, ha stabilito che la colpa del comportamento dell’animale è tutta da attribuire al suo proprietario, che non ha saputo educarlo da piccolo, e che pur sapendo che il suo cane ha un comportamento aggressivo verso gli altri non ha mai fatto nulla per evitare che entrasse in contatto con altri simili. La sentenza ha altresì stabilito che da oggi in poi l’animale non esca di casa senza museruola e con un guinzaglio di lunghezza non superiore al metro e mezzo, il divieto di portata dell’animale da parte di persone minorenni, e la stipula obbligatoria di una polizza assicurativa per il cane. Qualora accadessero ancora atti come quelli sopra imputati il tribunale procederà immediatamente alla revoca dell’animale, che verrà affidato ad una struttura atta al suo recupero prima di essere reinserito nella società.
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