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Strane creature nel Mediterraneo: se ne incontri una è meglio non toccarla!

Avvistate strane creature nel Mediterraneo e condivise le istruzioni su come comportarsi nel caso di un incontro ravvicinato: meglio non toccarla!

La creatura avvistata (Instagram massimopis – Amoreaquattrozampe.it)

La breve clip condivisa da @massimopis, in diretta dalle coste italiane, testimonia un tipico incontro ravvicinato con una delle “strane creature” ancora non ben riconosciute da tutti coloro che potrebbero ritrovarsi a frequentare, nel periodo delle vacanze estive, le meravigliose spiagge della penisola. L’appello che ha seguito la condivisione su Instagram mira a sensibilizzare ciascuno dei turisti su come comportarsi nel caso di un incontro ravvicinato con tali creature.

Strane creature nel Mediterraneo: se ne incontri una è meglio non toccarla!

Simile – per la sua forma – a un disco volante o a un gigantesco uovo all’occhio di bue: la creatura avvistata dal travel blogger, e condivisa sul suo profilo Instagram, ha indubbiamente affascinato gli appassionati delle specie più ricercate su territorio peninsulare, nonché tutti coloro che sono affascinati dalle creature marine, eppure sembra – al contempo – che sia riuscita a incutere un lieve timore a coloro che ancora poco sanno sul suo conto. Niente paura, però: consigliano gli esperti.

Medusa Cassiopea (Instagram massimopis – Amoreaquattrozampe.it)

Nonostante il suo peculiare modo di apparire, sott’acqua o a filo dell’onda, la Medusa Cassiopea – avvistata dal blogger – non avrebbe alcun potere di agire in maniera nefasta sull’essere umano o qualora si trovasse ad entrare in contatto con altre creature che popolano le acque salate che circondano la penisola. Se si desiderasse, in realtà, descrivere più accuratamente questa tipologia di esemplare – ben al di là delle potenzialità velenose o ustionanti di alcuni suoi simili sparsi in tutto il mondo – la stessa etimologia della parola “medusa” sembra essere perfetta per darne un quadro più preciso.

Seguendo il filo rosso tessuto dalla mitologia greca la medusa è una prediletta “guardiana“, un’instancabile protettrice dei mari. La stessa ombra dei suoi tentacoli, specie per quel che riguarda questo esemplare di Cassiopea, sembra essere esclusivamente delegata alla salvaguardia dell’ecosistema naturale globale e – dunque – assolutamente innocua. La medusa Cassiopea – con i suoi circa 35 centimetri di diametro – è inoltre soltanto una delle novità di quest’estate 2023 approdate sui litorali italiani. Ma, rispetto a quella precedente citata, si dimostra sicuramente più rassicurante.

Nel Mediterraneo (Instagram massimopis – Amoreaquattrozampe.it)

Anche la Cassiopea, come tutte le meduse, si scioglie al sole una volta fuoriuscita dal suo acquatico habitat naturale. Differentemente dalla Caravella Portoghese, la medusa Cassiopea ha un potenziale urticante notevolmente ridotto, e per tal ragione – seppur il consiglio principale degli esperti resti quello di non entrarci direttamente in contatto – non rappresenterebbe alcun pericolo sostanziale per la specie umana.

Gli avvistamenti della medusa Cassiopea sono aumentati di gran lunga nel corso degli ultimi anni. Questi esemplari sembrano abitare con una maggior proliferazione le acque del mar Adriatico e rimanere, per gran parte del loro tragitto, in superficie. Infine, assai frequentemente, la medusa Cassiopea è solita ospitare all’interno del suo cappuccio giallo molti altre piccole creature acquatiche, come – ad esempio – alcuni pesci di minuscole dimensioni.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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