Nei giorni scorsi avevamo dato notizia della denuncia di una donna originaria de L’Aquila. L’attivista scriveva sui social network: “Nei giorni scorsi due balordi, giovanissimi, hanno preso a fucilate i gatti che vagavano per le strade di Collecalvo, frazione di Montereale, uccidendone una trentina. L’episodio, che si commenta da solo, è stato segnalato ai carabinieri”.
La notizia ha scioccato tutti e online erano emerse anche diverse foto che documentano quanto accaduto. In tanti, sui social network, hanno commentato la vicenda. Non erano mancate le critiche rispetto alla scelta di pubblicare quelle immagini cruente. I gatti – secondo quanto riportato dai media locali – sarebbero stati uccisi con un fucile caricato ad aria compressa. Per fortuna, però, il caso in queste ore si è decisamente sgonfiato, rivelandosi una grossa bufala.
La foto che aveva indignato tutti riguardava un caso di avvelenamento di cani e gatti avvenuto quasi sei anni fa in Svizzera, nel Canton Ticino. Il portale Bufale.net riassume appunto la vicenda, risalente appunto al gennaio 2012: “A Biasca, Canton Ticino, una donna che era solita portare da mangiare ai gatti randagi aveva rinvenuto due mici barbaramente uccisi con un colpo alla testa, e un altro gravemente ferito”.
In realtà, nel piccolo comune abruzzese qualcosa è accaduto. Lo conferma il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, le cui parole sono riportate da AbruzzoWeb.it. Spiega il primo cittadino: “Nessun gatto è stato ucciso a fucilate e nessuna denuncia è giunta ai carabinieri, c’è stato solo un caso di due ragazzini che hanno sparato con pistole ad aria compressa. Un gesto deprecabile, ma i gatti stanno bene: lo confermano anche i carabinieri della Forestale che hanno indagato sull’episodio e una persona che si occupa di accudire i gatti a Colle Calvo”.
In sostanza, chi ha pubblicato le foto, ha ingigantito una vicenda comunque grave, peraltro in una zona che – come abbiamo ricordato – aveva vissuto il dramma del terremoto. Va infatti ricordato che a causa dei danni del sisma e con l’arrivo del freddo, situazioni di disagio verranno vissute da tutti. Non solo le persone, ancora in attesa di sistemazione, ma anche – e forse soprattutto – animali. Questi ultimi, infatti, potrebbero trovarsi in balia delle intemperie.
GM
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