Tiene ancora banco la vicenda riguardante l’avvelenamento di massa di decine di cani a Sciacca, in provincia di Agrigento. La vicenda ha anche alimentato polemiche politiche. C’è chi ritiene che la strage di cani sarebbe legata in qualche modo al passaggio del Giro d’Italia e ne chiede l’annullamento della tappa. Nei giorni scorsi, sono state eseguite perquisizioni a carico di possibili sospetti. Ma al momento non si hanno novità dal punto di vista dell’accertamento delle responsabilità.
Anche per tale ragione, il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi propone una taglia da 50mila euro, che a suo dire i comuni della zona e la Regione dovrebbero mettere sui responsabili di questo atto criminale. Sottolinea il segretario del Codacons: “I responsabili della strage devono essere puniti con celerità per evitare il reiterarsi di questi scempi”. Poi aggiunge: “Fermate lo sterminio dei cani in Sicilia”. Il primo passo da parte del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, è intanto l’istituzione di una commissione contro il randagismo. Nel frattempo, la Procura continua le sue indagini. Proseguono senza sosta le perquisizioni mirate. “Li troveremo”, ha promesso il sostituto procuratore della Repubblica Michele Marrone.
Sciacca: ieri la manifestazione per chiedere giustizia per i cani uccisi
Ieri intanto si è svolta l’attesa manifestazione con centinaia di animalisti arrivati a Sciacca da tutta la Sicilia. Ma c’erano anche delegazione di Campania, Calabria, Lazio e Toscana. In prima linea Salvatore Libero Barone, che ha indetto il corteo e che chiede: “Vogliamo giustizia, chi ha ucciso quei randagi deve essere individuato”. La protesta si è svolta in maniera pacifica, anche se l’indice dei contestatori resta puntato contro la politica e gli amministratori locali, che sarebbero rimasti inermi.
Manifestazioni, flash mob, sit in e iniziative varie si sono registrate in moltissime città italiane, Roma compresa. “Cura e rispetto per gli animali”, è l’appello che arriva in queste ore da Venezia. Anche qui si è svolto un sit-in per ricordare quanto accaduto a Sciacca. Non si placano poi le polemiche contro il sindaco Francesca Valenti, destinataria di pesanti insulti sui social. Il primo cittadino ha voluto ricorrere ai ripari facendo appello al presidente Musumeci.
GM