Potrebbe avere presto una svolta l’inchiesta riguardante l’avvelenamento di massa di decine di cani a Sciacca, in provincia di Agrigento. Infatti, da ieri pomeriggio sono in corso perquisizioni a carico di possibili sospetti. Le perquisizioni sono scattate su ordine della Procura della Repubblica della cittadina siciliana, basandosi anche sui risultati degli esami sul prodotto usato per uccidere gli animali. Si tratterebbe infatti di un potente insetticida usato in agricoltura. Per tale ragione, la Procura ipotizza un coinvolgimento degli agricoltori del posto. Non ci sono ancora indagati, ma l’inchiesta sembra andare proprio in questa direzione.
Forse filmato l’avvelenatore di Sciacca
I carabinieri della Compagnia di Sciacca starebbero anche esaminando i filmati del sistema di videosorveglianza di due aziende della zona. A riportarlo sono i quotidiani locali. In quei frammenti di immagine potrebbe forse esserci l’uomo che ha avvelenato decine di cani, una quarantina secondo alcune fonti, anche se secondo altri il numero è di gran lunga superiore. I carabinieri inoltre hanno effettuato il sequestro di diversi documenti in Comune. Se vi sono responsabilità del sindaco in ritardi nelle operazioni di bonifica lo scopriremo nei prossimi giorni.
Strage di cani legata al Giro d’Italia?
Secondo diverse fonti, la strage di cani – che ha anche alimentato polemiche politiche – sarebbe legata in qualche modo al passaggio del Giro d’Italia il prossimo nove maggio, proprio a Sciacca. A tal proposito, l’Enpa – per bocca del presidente Carla Rocchi – ha chiesto l’annullamento della tappa: “In attesa che la magistratura accerti le responsabilità penali dell’accaduto e che gli elettori facciano valere quelle politiche, chiediamo a una manifestazione sportiva tanto prestigiosa e amata di farsi portatrice di un messaggio di civiltà e di contribuire alla protezione di tantissimi animali che, purtroppo, sono vittime delle croniche inadempienze delle nostre istituzioni”. Sul tema è stata anche indetta una petizione online. Domenica intanto è previsto l’arrivo di manifestanti da tutta Italia. Gli organizzatori assicurano: “Sarà una manifestazione pacifica”. Alla vigilia della protesta, Franco Andaloro, delegato Wwf per la Sicilia, sottolinea: “Siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura riusciranno a individuare e assicurare alla giustizia gli autori di questa barbarie, ma è anche necessario che siano prese subito misure più drastiche affinché non possano ripetersi più eventi drammatici come questo”.
GM