Continua a far discutere l’avvelenamento di massa di decine di cani a Sciacca, in provincia di Agrigento. Nelle scorse ore, Gian Marco Prampolini, Presidente di LEAL, aveva sostenuto che i poveri randagi avvelenati sarebbero una settantina, ma che all’appello ne mancherebbero altrettanti. Secondo diverse fonti, la strage di cani – che ha anche alimentato polemiche politiche – sarebbe legata in qualche modo al passaggio del Giro d’Italia il prossimo nove maggio, proprio a Sciacca.
Le associazioni animaliste siciliane, nelle scorse ore, si sono mobilitate e hanno organizzato un sit-in per domenica 25 febbraio. In particolare, l’Enpa chiede che venga annullata la tappa del Giro d’Italia. Lo scrive la presidente nazionale Carla Rocchi: “In attesa che la magistratura accerti le responsabilità penali dell’accaduto e che gli elettori facciano valere quelle politiche, chiediamo a una manifestazione sportiva tanto prestigiosa e amata di farsi portatrice di un messaggio di civiltà e di contribuire alla protezione di tantissimi animali che, purtroppo, sono vittime delle croniche inadempienze delle nostre istituzioni”. Una petizione online per richiedere lo stop al Giro è stata già firmata da migliaia di persone.
Anche Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei Beni culturali, ha preso una posizione netta sulla vicenda: “È un gesto di una barbarie inaudita. Solo una mente criminale o malata può avere fatto una cosa del genere. Non si può accettare che vengano uccisi degli animali indifesi. Come non si può accettare il fatto che una città come Sciacca non abbia un canile: io credo che la Regione stessa abbia il compito di assumersi questa responsabilità mettendo a disposizione le relative somme. Mi auguro, infine, che le forze dell’ordine possano presto risalire all’autore o agli autori di questo gesto criminale”.
Dura anche la presa di posizione della Lav, che attraverso Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari, fa sapere: “In considerazione della estrema gravità di questa strage della situazione e dei rischi per altri animali, ma anche per le persone, chiediamo al Prefetto di convocare subito Comitato provinciale per la sicurezza con tutte le forze di polizia per controlli speciali su rivenditori di sostanze potenzialmente velenose e nelle zone più a rischio. E se fosse confermato l’avvelenamento, come finora riferito dai mezzi d’informazione, chiediamo al Comune una bonifica immediata della zona invitando la popolazione ad adottare misure di precauzione e a segnalare i possibili colpevoli e/o complicità”. Intanto, sono partite le denunce contro ignoti.
GM
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